I lavori al porto di Nerone, il silenzio delle Istituzioni

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/] 

“Senza mai ricevere alcuna risposta soddisfacente in merito”. Basta e avanza questo passaggio per dire quanto le Istituzioni – in questo caso Comune, Regione, Agenzia regionale di difesa del suolo (Ardis) e Soprintendenza – tengono conto dei cittadini. O mantengono gli impegni assunti. O fanno sapere, dopo che è uscita la notizia sull’interdittiva antimafia nei confronti dell’azienda che sta realizzando i lavori sull’antico porto Neroniano se hanno proceduto o meno a sospendere l’appalto.

Di questo parliamo, infatti, dei lavori che stanno stravolgendo i resti archeologici e del comunicato con il quale il comitato “Tutela della villa e grotte di Nerone” torna a chiedere chiarezza. Migliaia di cittadini hanno firmato, il comitato ha scoperto passaggi interessanti – come le mancate procedure sulla valutazione di impatto ambientale – è uscita addirittura la notizia della vicenda antimafia e cosa fanno le istituzioni? Non rispondono.

Orbene ad Anzio siamo abituati (a proposito, che provvedimenti sono stati adottati per la ruspa parcheggiata sui ruderi?) con la Regione non dovrebbe essere così e forse il presidente Nicola Zingaretti farebbe bene a prendere di petto la questione. C’è poi il ruolo della Prefettura di Roma: cosa ha fatto? Ha avuto notizia da quella di Latina dell’interdittiva? Ha agito di conseguenza?

Anche la Prefettura – a dire il vero – è solita prendersela con calma…. Dobbiamo ricordare che ha consentito a Patrizio Placidi di restare al suo posto da incompatibile sulla base di un parere del Ministero misteriosamente scomparso nei cassetti del Comune e – dobbiamo dedurre – anche in quelli di via IV Novembre? E vogliamo ricordare che il consiglio comunale andava sciolto per la mancata approvazione del consuntivo e ciò non è avvenuto?

Dal comitato i portavoce Silvia Bonaventura, Chiara Di Fede e Francesco Silvia ricordano l’ordine del giorno unanime del consiglio comunale nel quale si elencavano una serie di azioni da intraprendere. Impegni “ampiamente disattesi”. E nulla si è saputo “della conferenza dei servizi, della copia del verbale della suddetta, della copia degli atti richiesti, senza contare i continui commenti denigratori che il sindaco o chi scrive dal suo profilo rivolge ai cittadini che compongono questo comitato”.

Spiace riportarli, ma è evidente che in assenza di capacità di confronto e non concependo che dei cittadini possano svolgere semplicemente il loro ruolo, attraverso il profilo facebook Bruschini 3.0 dia degli “scienziati” o “ingegneri navali” a coloro che chiedono semplicemente chiarezza. Da mesi e a maggior ragione ora che c’è di mezzo una ditta in odore di ‘ndrangheta.

Hanno ragione al comitato a sottolineare come “attendiamo ancora risposte che in assoluta omertà l’Amministrazione comunale, la Regione, la Soprintendenza rifiutano di darci, negandosi al confronto richiesto”.

E queste sarebbero le amministrazioni trasparenti e rispettose dei cittadini. Ma per piacere…

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]