Il tecnico dei lavori e il proprietario denunciati a piede libero per aver presentato una documentazione incompleta
I Vigili urbani di Pomezia, guidati dal Comandante Angelo Pizzoli, hanno sequestrato un terreno privato, posto nelle immediate vicinanze agli scavi archeologici di Torvainica. Nel terreno, sottoposto a vincolo archeologico e paesaggistico, infatti, qualcuno aveva iniziato dei lavori presentando documentazione in comune per smuovere la terra. Quando i vigili si sono presentati per i controlli del caso, sul terreno poi sequestrato erano già al lavoro dei mezzi per lo scavo, che sono stati bloccati dalle forze dell’ordine. I Vigili hanno quindi segnalato la situazione in Procura a Velletri, e il Pubblico ministero ha immediatamente emesso un provvedimento di sequestro con l’obiettivo di impedire possibili danni ad una area di pregio artistico ed archeologico. Immediatamente dopo il sequestro le forze dell’ordine hanno identificato e denunciato a piede libero sia il tecnico che aveva presentato i documenti per avviare degli scavi che il proprietario del suolo. Entrambi, infatti, nella richiesta di avvio dei lavori avevano omesso il “dettaglio” della vicinanza con l’area sottoposta a vincolo archeologico. La presenza del vincolo infatti, richiede per l’avvio di qualunque lavoro, un iter diverso con l’obbligo del rilascio di un permesso e non una semplice dichiarazione di inizio lavori.