Il Tribunale di Milano ammette che il rischio delle bollette non pagate non possa essere un problema esclusivo della Spa
Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Milano, ha accolto il ricorso di Acqualatina, contro il metodo tariffario transitorio per il servizio idrico negli anni 2012 e 2013 definito dall’Autorità per l’energia con la delibera 585/2012. Una vittoria che apre le porte ad aumenti tariffari sconsiderati da parte della Spa, che potrà mettere in conto agli utenti che da sempre pagano regolarmente le bollette, anche la quota morosità di chi invece non le paga. «Preliminarmente – si legge nella sentenza – il Collegio reputa di condividere l’asserzione dell’Autorità per l’energia, secondo cui la morosità dell’utenza rientra ordinariamente fra il rischio di impresa dell’operatore, che ha l’onere di attivarsi, con tutti i mezzi offerti dall’ordinamento, per il recupero anche coattivo del proprio credito.
E’ innegabile, quindi, che la valorizzazione delle morosità quali costi da collocare in tariffa non possa ridursi ad una sorta di rimborso automatico delle morosità stesse, che non costituirebbe un incentivo al recupero del credito e porrebbe, in definitiva, a carico degli utenti “virtuosi”, le morosità degli altri utenti. Tuttavia, qualora tutti gli strumenti legali di recupero siano stati esperiti senza successo ed il credito appaia ormai, di fatto, come concretamente non esigibile, non appaiono sussistere ostacoli di ordine logico o sistematico per il riconoscimento di tali perdite (tale, infatti, deve qualificarsi ormai il credito), quali costi del servizio, da computarsi in tariffa». Il Presidente della Spa di Latina che gestisce il servizio idrico anche ad Anzio e Nettuno Raimondo Besson è stato subito chiaro: “Ci sarà un aumento tariffario nel 2014 legato a crediti pregressi, ma non si può parlare di stangata; dal 2015 la tariffa inizierà a scendere”. Il Tribunale, quindi, ha tutelato gli interessi di Acqualatina, (che si occupa di comuni con tassi di morosità elevatissimi, Bassiano 34%, Aprilia 33%, Cisterna 14%, Anzio e Nettuno intorno al 10%) e anche quelli degli evasori, a pagare sarà come sempre, chi paga già.