Spesa pubblica e mercato elettronico. “Acquisti on line rilanciano economia”

Il capogruppo del Pd Andrea Mingiacchi ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale sull’utilizzo della piattaforma Mepa

 

di Roberta Sciamanna

Mercato digitale e una spesa pubblica di qualità. L’obiettivo al quale puntare secondo il capogruppo del Pd, Andrea Mingiacchi, che nello scorso consiglio comunale ha presentato un’interrogazione sul mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni, gestito dalla Consip. Un sistema digitale che permette alle amministrazioni di risparmiare tempo sul processo di acquisizione di beni e servizi, mantenendo la tracciabilità del processo d’acquisto e garantendo un’ampia possibilità di scelta e confronto dei prodotti. “Esistono teorie economiche – dice Mingiacchi che affermano che lo sviluppo e la crescita dell’economia di un paese non possa che nascere da una spesa pubblica di qualità e sostenuta, che genera opportunità commerciali per le imprese, posti di lavoro e indotto di ogni genere, probabilmente anche turistico. I fornitori che si iscrivono con i propri prodotti hanno il  vantaggio di poter diminuire i costi commerciali e ottimizzare i tempi di vendita, di accedere al mercato della Pubblica Amministrazione e di cogliere una occasione per valorizzare la propria impresa anche se di piccole dimensioni. Le spese saranno poi effettuate ai prezzi di mercato  – continua il capogruppo – e senza sovrapprezzi, e il tessuto imprenditoriale locale godrà dei benefici di un mercato degli acquisti della Pa dinamico, competitivo e stimolante”. Mingiacchi ha interrogato l’amministrazione per conoscere alo stato attuale di utilizzo del sistema Mepa, in relazione alle categorie merceologiche per le quali sono stati fatti acquisti con il Mepa negli ultimi 3 anni, e al numero e alla distribuzione delle aziende presso cui sono stati fatti ordini tramite Mepa. “Il Comune di Anzio – aggiunge – come amministrazione pubblica ordinante, rappresenta un notevole centro di spesa e fonte di fatturato per l’imprenditoria locale dell’area di Anzio-Nettuno, con particolari ricadute sul tessuto imprenditoriale locale fatto di piccole e medie imprese, e che al tempo stesso, proprio questo tessuto di piccole e medie imprese, negli ultimi anni di storica crisi economica, ha risentito più che mai della riduzione degli ordinativi in generale, con sviluppi anche drammatici nella vita delle aziende, dei lavoratori e degli stessi imprenditori”.