«Il Sindaco faccia chiarezza sulle posizioni espresse dall ex-assessore alle finanze e venga a relazionare in consiglio comunale sulle reali intenzioni di questa maggioranza sulla gestione dei tributi».
Il centrosinistra replica alle illazioni di Chiusolo sugli appalti e l’amministrazione. «L’opposizione non ha mai tentennato sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico, diversamente da chi ci governa. Adesso spetta a Terra e alla sua maggioranza fare i conti, ma all’interno. Chi sa parli»
«Sempre di più le posizioni espresse dall’ex assessore alle Finanze del Comune di Aprilia, ci confermano la distanza oramai netta tra la maggioranza di governo, guidata dal sindaco Terra, e Antonio Chiusolo. Le dichiarazioni dell’ex amministratore, allontanatosi dalla vita politica dopo aver subito pensati intimidazioni, a quattro mesi dalle sue dimissioni non possono non suscitare pesanti riflessioni su quello che è il reale clima all’interno della maggioranza; un clima di reciproco sospetto e di spaccatura nella percezione che qualcosa di grave sia accaduto o stia accadendo. Chiusolo non ha mai avuto, e non ha oggi, problemi ad ammettere l’esistenza della criminalità, infiltratasi nel tessuto vivo di Aprilia, che addirittura sfrutta la nostra città come cassaforte del malaffare; non esita a puntare il dito contro la speculazione edilizia, gli appartamenti fantasma ai quali fa riferimento sono ben più che una decina, ma soprattutto l’ex assessore mette al centro del tavolo la questione tributi e gli appalti per il Plus. Insomma se Chiusolo sa, perché la maggioranza si ostina a negare che ad Aprilia vi sia un problema criminalità? E perché il sindaco non è venuto a relazionare in consiglio comunale se l’intenzione della sua maggioranza è quella di privatizzare la gestione e riscossione dei tributi?».
I consiglieri comunali del centrosinistra Vincenzo Giovannini e Monica Tomassetti del Partito Democratico e Carmen Porcelli di Sinistra ecologia e libertà, Rifondazione comunista e Primavera Apriliana intervengono sulle dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore Chiusolo in un’intervista. «Partiamo da un fatto – sostengono i tre consiglieri comunali del centrosinistra – le affermazioni di Chiusolo si concludono con la consapevolezza da parte della vittima dell’identità della mano vile che lo ha colpito: perché allora l’ex amministratore parlò a suo tempo delle fidejussioni, dei tributi e non pose l’attenzione sugli appalti e sui Plus? E perché se da un lato accende i riflettori sugli appalti, dall’altra accusa l’opposizione di assumere un atteggiamento dilatorio rispetto alla partenza dei cantieri? L’impressione è che Chiusolo abbia utilizzato la stampa per lanciare messaggi, a proposito di strumentalizzazioni, e questo la dice lunga sulla reale intenzione del sindaco Terra a volerlo trattenere al suo posto».
«Nessuno vuole rimuovere i paletti posti a garanzia della buona amministrazione, almeno non noi del centrosinistra che abbiamo condotto una campagna elettorale pulita, senza condannati nelle liste e senza illudere con false promesse gli elettori; qualcuno, però, oggi vorrebbe vederci all’angolo, con le armi spuntate in balia di giochi politici che vedono al primo posto non il bene della città, ma progetti velleitari di qualche assessore. Non siamo in campagna elettorale – sostengono i tre consiglieri comunali del centrosinistra –siamo a difendere onestamente un progetto alternativo di città che prescinde dagli interessi privati, anche questi sono paletti a garanzia di una buona amministrazione. Una buona opposizione è garanzia di buon governo: stupisce sapere da chi ha addirittura citato per danni parenti ed affini di proprio candidati per i disastri commessi con la municipalizzata Multiservizi, che il perseguimento di una battaglia politica corrisponda ad una cieca e irragionevole caccia alle streghe. La verità è che questa maggioranza non ha mai voluto seriamente confrontarsi con l’opposizione, e lo ha dimostrato rifiutando le proposte positive che arrivavano, con un atteggiamento snobbante e distaccato, quasi sprezzante. E la superbia trapela nel non voler ammettere l’insipienza di una compagine di governo, nella quale i consiglieri comunali di maggioranza non conoscono neanche gli atti che si vanno a votare in consiglio comunale, non difendono neanche le posizioni della loro giunta. E qualcuno vorrebbe che noi dell’opposizione per coprire questa incapacità manifesta, ci autocensurassimo? Francamente ci sembra un atteggiamento infantile e arrogante che non si addice a degli amministratori».
«Nonostante il sindaco e i suoi abbiano fissato quei paletti di cui parla Chiusolo, paletti per delimitare l’ingresso ai personaggi del malaffare, siamo rimasti stupiti dal voto contrario espresso per ben due volte dalla maggioranza in commissione trasparenza sul diniego ad inviare in Procura gli atti della vicenda Est Capital, una transazione che di vantaggioso per il Comune di Aprilia ha avuto ben poco. Allora, chi è che non vuole il malaffare? Se per non perdere il treno del Plus dobbiamo favorire i privati nella stipula di un atto capestro – sostengono i tre consiglieri comunali del centrosinistra – allora non sappiamo a quale buona amministrazione si riferiscano i nostri politici di maggioranza. Del resto se il trasferimento degli uffici che operano a Palazzo di vetro non si è ancora concretizzato la colpa non è certo da addebitare ai consiglieri di opposizione, anzi del centrosinistra, che hanno invece chiesto di non versare nelle casse di una società denaro per fitti mai goduti e che, di fronte al fatto compiuto ovvero il pagamento di un milione di euro con tre mesi di anticipo alla scadenza della rata, hanno tentato almeno di trovare un accordo chiedendo che la restante parte fosse saldata al termine dei lavori di adeguamento della struttura. Se la maggioranza è stata incapace di effettuare il trasloco entro i tempi dovuti, non può in alcun modo gettare discredito su chi esercita onestamente il ruolo di oppositore senza aspettare il lancio dell’osso».
«Per quanto riguarda il timore di una privatizzazione evidentemente l’ex assessore Chiusolo è l’unico rimasto di quella esperienza amministrativa convinto che si possa proseguire in quella direzione, quella della gestione in house che comunque tanto economica non è. Oppure crede Chiusolo che il nuovo assessore Mastrofini sia portatore di interessi diversi? Se lo pensa ne chieda conto all’interno della lista civica del sindaco e dell’assessore Marchitti, in nome della quale l’assessore Mastrofini ha occupato lo scranno».
«Chiediamo al Sindaco – concludono i tre consiglieri Vincenzo Giovannini e Monica Tomassetti del Partito Democratico e Carmen Porcelli di Sinistra ecologia e libertà, Rifondazione comunista e Primavera Apriliana – di fare chiarezza sulle posizioni espresse dall ex-assessore Chiusolo. Chiediamo al Sindaco di relazionale all’organo competente, vale a dire il Consiglio Comunale, sulle reali intenzioni di questa maggioranza sulla gestione dei tributi, chiediamo di conoscere l’effettiva realizzazione di tutti i progetti avviati con i plus, chiediamo di sapere come si intende procedere su grandi appalti, come ad esempio il trasporto scolastico. Insomma la tanto sbandierata trasparenza deve essere reale e non un vezzo per incantare i cittadini».