Una proposta che nasce per valorizzare la villa imperiale, le grotte e l’area archeologica marina, previo studio di fattibilità
di Roberta Sciamanna
La proposta è quella di istituire il monumento naturale “Villa e Grotte di Nerone e relativa area archeologica marina”. E’ stata protocollata stamattina in Regione per mano del consigliere Giancarlo Righini, che ha presentato una mozione elaborata in collaborazione con la dirigente di Fdi Chiara di Fede. “L’insediamento archeologico della Villa imperiale di Nerone – si legge nella mozione – presenta numerose esigenze di intervento per la messa in sicurezza oltre che per la tutela e la valorizzazione. E’ indubbio il valore artistico e storico non solo per i cittadini di Anzio ma anche per i turisti. Sono di particolare interesse e valore i resti dell’antico porto neroniano che ha attirato, per le sue rovine così suggestive, l’attenzione di studiosi anche di fama internazionale. L’intero sito archeologico, che comprende il porto e l’area dei magazzini portuali, risulta abbandonato a se stesso, i ruderi sono mal conservati ed esposti agli agenti atmosferici e all’erosione del mare”.
Nella mozione viene posta l’attenzione sui quattro crolli nell’area della falesia che si sono verificati da ottobre 2013 a febbraio 2014, “causando il distaccamento di importanti pezzi di pavimentazione romana costituita da mosaici di enorme pregio. Allo stato attuale – continua il documento – la Regione è impegnata in un’opera di salvaguardia e tutela delle rovine dell’antico porto attraverso un intervento non ben definito rispetto alla necessità di una più vasta tutela del sito nel suo complesso. La Regione ha escluso ad aprile del 2012 il progetto di opere di difesa dell’antico porto neroniano dal procedimento di valutazione d’impatto ambientale e l’azione solitaria del comune di Anzio non è sufficiente in termini organizzativi ed economici. E’ necessario un sistema integrato che coinvolga più soggetti”. Da queste premesse parte la richiesta di istituire il monumento naturale previo studio di fattibilità preliminare che individui una proposta da portare all’attenzione del consiglio regionale. La mozione impegna il presidente della giunta regionale ad individuare l’ente gestore del monumento naturale nell’ambito di una riorganizzazione degli attuali enti dipendenti e collegati della Regione Lazio “prevedendo una gestione integrata anche di concerto con le amministrazioni locali che sia in grado di individuare e attuare idonei interventi di tutela, recupero e valorizzazione, anche attraverso l’accesso o la partecipazione a bandi della comunità europea”. “Questa mozione, se approvata – dice Di Fede – potrà da un parte porre un vincolo di tutela sul meraviglioso sito della villa e delle grotte di Nerone e, dall’altra, consentire un accesso più agevole ai fondi della Comunità Europea, per le opere di messa in sicurezza, ripristino e salvaguardia dell’area”. “La città attende risposte – aggiungono Davide Gatti, consigliere comunale di Fdi, e il portavoce di Fdi Francesco Novara – e questa iniziativa potrà essere un’occasione per rilanciare un programma di turismo archeologico e naturalistico ad Anzio”.