Aeroporto Ciampino. Comune in giudizio al Consiglio di stato, contro annullamento ordinanza enac per limite 100 voli
Il Comune di Ciampino si costituirà in giudizio al Consiglio di Stato, al fianco di ENAC, contro RYANAIR, che ha promosso ricorso in appello avverso la Sentenza Tar del Lazio n. 642/2014, con la quale è stata respinta la richiesta di annullamento dell’ordinanza ENAC n. 14 del 2007. L’Ente nazionale aviazione civile sette anni fa, con tale provvedimento, dispose il numero massimo di 100 movimenti commerciali in possesso di slots all’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino. “In sede dibattimentale – dice l’Assessore all’Ambiente Guglielmo Abbondati – ribadiremo ciò che lo stesso Tar del Lazio ha richiamato nella sentenza di primo grado. E’ stato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in merito all’ordinanza, a rappresentare ad ENAC come, per una sua eventuale revoca, non possa sfuggire la valutazione del complessivo contesto territoriale in cui si colloca l’aeroporto di Ciampino, anche alla luce della zonizzazione acustica approvata dalla Conferenza di Servizi il 1° luglio 2010. Per cui ora rimuovere l’efficacia di quel provvedimento, assunto nel 2007 per far fronte ai necessari lavori di rifacimento della pavimentazione della pista di volo, potrebbe determinare la possibile allocazione di nuovi slots, con ulteriore aumento dei voli e dei livelli d’inquinamento acustico nell’intorno aeroportuale, già attualmente superiori ai limiti di legge”. “Peraltro – continua Abbondati – la stessa Avvocatura dello Stato nel corso della difesa al Tar, ha dichiarato che lo scorso dicembre la Commissione Rumore di cui al D.M. 31/10/1997 ha stabilito l’impossibilità di accogliere l’istanza di aumento degli slots assegnati all’aeroporto di Ciampino. Riteniamo, al di là del giudizio del Consiglio di Stato, che questa decisione debba essere confermata da parte della Commissione anche in occasione della prossima stagione estiva”. “Ciampino, insieme ai Comuni di Roma e Marino – conclude l’Assessore all’Ambiente Abbondati – ha recentemente respinto il Piano di abbattimento del rumore presentato da Adr, giudicando quello strumento inefficace e dilatorio. L’unica azione che deve essere intrapresa per affrontare definitivamente la vicenda insostenibile del Pastine, come abbiamo rappresentato alla prima riunione del Tavolo interistituzionale promosso dalla Regione Lazio, è l’immediata riduzione dei voli, nei limiti dei 60 movimenti giorno, coerentemente con lo scenario avanzato da Arpa Lazio per giungere all’effettiva riduzione dei livelli d’inquinamento che oggi investono la nostra comunità”.