Prima dell’avvio dello sciopero abolita la corsa delle 23. Solo alle 3 di notte messo a disposizione un mezzo sostitutivo
di Elisabetta Bonanni
Ennesima odissea, nella giornata di ieri, per i pendolari della tratta Nettuno – Roma – Aprilia. Alla stazione Termini di Roma, infatti, chi doveva far rientro a casa con l’ultima corsa utile è rimasto a piedi e, visto l’orario, le difficoltà per rientrare a casa in alcuni casi sono state davvero epiche. Solo alle 23, il monitor delle partenze, ha annunciato che la corsa era stata soppressa. Immediato il panico tra i presenti, che non solo non hanno avuto notizie sul perché dello stop (l’ufficio informazioni ha fatto presente ai più che c’era lo sciopero e alcuni orari erano fuori dalla fascia di garanzia, ma non è detto sia questa la causa della soppressione visto che in realtà i ferrovieri avevano annunciato lo stop per la mezzanotte). Qualcuno si è fatto venire a prendere, con i disagi facili da immaginare (chi doveva arrivare a Campoleone o Latina ha vissuto una vera odissea, ma anche tornare a Nettuno non è stata impresa da poco) chi invece non aveva scelta ed è rimasto alla stazione, solo alle due di notte ha visto arrivare un mezzo sostitutivo per poter tornare a casa. La rabbia dei pendolari è esplosa sui social network, dove non mancano grida di accuse ad un servizio inefficiente e costoso. E i pendolari si preparano nuovamente a tentare un’azione giudiziaria e risarcitoria nei confronti di Trenitalia che non riesce ad evitare continui ritardi e disservizi.