Stupro a Nettuno, il Tribunale chiede nuove indagini sul dna

La squadra mobile di Latina aveva arrestato, subito dopo i fatti, tre cittadini stranieri

Un'aula di tribunale

Lo scorso 13 maggio una donna senza fissa dimora denunciò uno stupro, che secondo le ricostruzioni sarebbe avvenuto in un casolare sull’Acciarella ad opera di almeno tre tunisini (altri due, a quanto pare, erano ricercati). Il caso, che portò all’immediato arresto dei tre stranieri, sembrava chiarissimo, ma per fare chiarezza sulla situazione sono state disposte nuove indagini. Il sostituto procuratore Maria Eleonora Tortora ha infatti disposto accertamenti sul dna e chiesto di ascoltare sia la presunta vittima che un testimone nelle forme dell’incidente probatorio. La donna, che aveva scelto di allontanarsi dalla casa familiare e viveva di espedienti, subito dopo la presunta violenza, raccontò ai sanitari dell’ospedale la sua storia da incubo. La squadra Mobile della polizia di Latina, ricevuta una segnalazione dal 118, intervenne subito all’Acciarella e nel giro di breve tempo arrestò Mansour Khardani, Lassad e Faouzi Aouichaoui, di 31, 34 e 38 anni. Gli investigatori riferirono di aver raccolto “prove inequivocabili” a carico dei tre e di essere impegnati in altri accertamenti, per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri uomini. Ora non resta che attendere l’esito delle analisi.