di Roberta Sciamanna
Esclusa e mazziata. La “Ep spa”, una delle due aziende eliminate dalla corsa per il nuovo appalto del servizio di refezione scolastica ad Anzio, dovrà versare al Comune 86.498 euro, ovvero la cauzione che aveva depositato in via provvisoria per partecipare alla gara. Prima ancora era toccato alla “Cir”, per non aver indicato nell’offerta il numero dei pasti serviti nel 2013. Qualcosa non è quadrato, durante la seduta del 13 maggio in cui la commissione procedeva all’esame delle offerte e alla verifica della documentazione prodotta per il controllo del possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa delle aziende sorteggiate. “La commissione ritiene di escludere la Ep spa – si legge nella determina dell’Ufficio Pubblica Istruzione – in quanto si rileva come non soddisfatto il requisito di cui all’articolo 8 della presente procedura di gara”. L’articolo in questione stabilisce che “con provvedimento dell’autorità, i soggetti ai quali è richiesto di fornire gli elementi di cui al comma 9 sono sottoposti alla sanzione amministrativa pecuniaria fino a euro 25.822 se rifiutano od omettono, senza giustificato motivo, di fornire le informazioni o di esibire i documenti, ovvero alla sanzione amministrativa pecuniaria fino a euro 51.545 se forniscono informazioni od esibiscono documenti non veritieri. Le stesse sanzioni si applicano agli operatori economici che non ottemperano alla richiesta della stazione appaltante o dell’ente aggiudicatore di comprovare il possesso dei requisiti di partecipazione alla procedura di affidamento, nonché agli operatori economici che forniscono dati o documenti non veritieri, circa il possesso dei requisiti di qualificazione, alle stazioni appaltanti o agli enti aggiudicatori o agli organismi di attestazione”. Una “mazzata” da 86mila euro, per la Ep, mentre restano in corsa per il nuovo appalto – il servizio andrà a coprire 3700 alunni per il prossimo triennio – dieci ditte: la Serenissima, Elior Ristorazione, Pellegrini, Sodexo, All Food Camst, Bio Ristoro Italia, Dussman Service, Cooperativa di Lavoro Solidarietà e Lavoro, Compass Group, e Sagifi-Innova. E’ la gara più importante e delicata per il Comune, con un importo a base d’asta pari a 8.605.944 euro, che ha sollevato già non poche polemiche legate all’iter e alla procedura di selezione dei componenti della commissione giudicatrice.