Richiami vivi: fermiamo questa pratica crudele. Non passa alla Camera un emendamento che avrebbe reso illegale la cattura di uccelli selvatici per utilizzarli come esche
di Claudio Pelagallo
L’appello lanciato dalle associazioni ambientaliste per l’abolizione dei richiami vivi nella caccia non è stato ascoltato e la Camera ha respinto l’emendamento che lo sosteneva. Ora, secondo ambientalisti si apre la strada per nuove multe ed una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea. Per l’abolizione dei richiami vivi si sono espressi M5S, Sel, Scelta civica, buona parte di Forza Italia e del Gruppo misto. Contro l’emendamento hanno invece votato la Lega, Fratelli d’Italia e il Pd, sostenuti dal parere del Governo.
Sulla decisione, presa dal Governo di rigettare la proposta di abolizione di richiami vivi avanzata da: Animalisti italiani, Enpa, Cabs, Lac, Lav, Leida, Lipu-BirdLife Italia, Vas, Wwf Italia hanno espresso il loro disappunto per quella che ritengono una “Scelta gravissima ed imbarazzante, che fa male all’ Europa e fa male alla natura e che vale come anticamera per la condanna comunitaria”. Gli animalisti, in particolare condannano quanto avvenuto alla Camera, la bocciatura dell’emendamento “mantiene vive le sofferenze e i maltrattamenti di centinaia di migliaia di uccelli migratori”. “L’ articolo proposto dal Governo non solo non risolverà la procedura, ma aggraverà la gestione della materia, aumentando il peso delle deroghe, da cui l’ Italia è sommerso”.
Perchè NO. Immagina di essere catturato, imprigionato, torturato, reso schiavo per il resto della vita e costretto ad attirare involontariamente i tuoi simili, perché siano uccisi. È quello che accade ogni anno a migliaia di piccoli uccelli migratori trasformati in richiami vivi. L’utilizzo degli uccelli come richiami è una pratica particolarmente crudele legata alla caccia. Colpisce ogni anno migliaia di piccoli uccelli migratori. Gli uccelli utilizzati come richiami vivi sono catturati, rinchiusi in piccole gabbie e sottoposti per tutta la vita a una detenzione durissima. Questo segna la fine della loro libertà e l’inizio di un’esistenza di sofferenze. Sono tenuti forzatamente al buio in modo che perdano la percezione del tempo e cantino fuori stagione. Il loro canto diventa strumento di morte. Vengono infatti utilizzati dai cacciatori, in autunno e in inverno, come esche sonore per attirare altri uccelli selvatici, da abbattere a fucilate.