Mare Monstrum, in aumento i reati ai danni delle coste

In aumento le infrazioni ai danni del mare. Tra i buoni esempi spicca invece il comune di Ardea per la lotta agli ecomostri

Un esempio di ecomostro sul mare, a Lavinio

40 infrazioni al giorno sulle coste d’Italia. Aumentano i reati ai danni del mare. Solo nel Lazio le infrazioni accertate nel 2013 sono state 1071 su361,5 kmdi costa, 3 ogni km. E’ quanto emerge dal dossier “Mare Monstrum” di  Legambiente. In tutto nel 2013 sono state 14.504 le infrazioni verificate da forze dell’ordine e Capitaneria di Porto. Il numero dei reati, come si legge nel report dell’associazione, è stato costante negli ultimi 4 anni. Rispetto all’anno precedente c’è stato un incremento del 7,3%. La pesca di frodo rappresenta il 42% delle illegalità: sono state sequestrate più di 1 milione e 600 mila chilogrammi di pescato e le regioni più coinvolte sono Puglia, Campania, Sicilia, Calabria e Veneto. Più del 22% dei reati (3.264) riguarda invece lo scarico abusivo; la colpa è della cattiva depurazione (in aumento del 26%) e di scarichi fognari inadeguati, ma anche per lo sversamento di idrocarburi. Non mancano anche i  ‘problemi strutturali legati al sistema di depurazione, che copre soltanto il 78,5% della popolazione. Quasi il 19% (2.742 reati) è per la violazione del codice della navigazione, e il 16,6% nel ciclo del cemento (2.412 reati) che registra la cifra più alta di business, oltre 266 milioni. La top 5 degli ecomostri spetta agli scheletri di Pizzo Sella a Palermo, all’albergo sulla scogliera di Alimuri a Vico Equense, in provincia di Napoli, al villaggio di Torre Mileto a Lesina in provincia di Foggia, allo scheletro dell’Aloha mare ad Acireale nel catanese,  alle 35 ville nell’area archeologica di Capo Colonna, a Crotone. Fra gli esempi positivi, invece, di ecomostri che con fatica sono stati aboliti, Legambiente ricorda quello di Ardea, gli scheletri delle ville sulla spiaggia di Realmonte in Sicilia, le case abusive sull’isola della Maddalena, in Sardegna oltre ad altri scheletri, quelli sulla collina di Quarto Caldo nel parco nazionale del Circeo e, per ultimi, l’hotel incompleto sulla scogliera di Villanova a Ostuni e le ville nell’oasi del Simeto a Catania.