Tassa rifiuti anche ai morti, la storia si ripete. Il 3.0 è un fallimento

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/] 

La pubblicazione su facebook è inequivocabile: da una parte la fattura della Tari – acconto 2014 – dall’altra il certificato di morte dell’intestatario della stessa, passato a miglior vita più di sei mesi fa… E’ l’emblema del Comune 3.0 promesso da Bruschini in campagna elettorale ma che, evidentemente, è ancora a carta, penna e calamaio per quanto riguarda l’informatizzazione.

Correva l’anno 2007 quando il Comune pensò di affidarsi per il recupero delle morosità alla società Cse. Bastarono pochi solleciti inviati, al limite del minatorio, le maxi richieste di risarcimento per morosità e al rientro da un periodo di ferie Candido De Angelis, allora sindaco, revocò l’affidamento.

Assessore al bilancio, finanze e patrimonio era allora Patrizio Placidi – sì, sempre lui… – e convocò d’urgenza una conferenza stampa per spiegare. Anche in quell’occasione c’erano solleciti inviati a persone decedute e chiesi, sommessamente: “Ma se io muoio stanotte, domani l’ufficio tributi lo sa?” Placidi rispose: “E’ una domanda tecnica, D’Aprano risponda lei…” Anche allora Luigi D’Aprano era il responsabile dei tributi e ammise, candidamente: “No, non lo sa…”

Sono trascorsi sette anni, una vita nel mondo dell’informatica, ma evidentemente se uno muore, non viene riferito all’ufficio tributi che continua a emettere le sue fatture senza preoccuparsi di fare una verifica oberato com’è di lavoro. E’ normale questo? Magari ci spiegheranno che è un onere che spetta agli eredi, quello di andare a riferire del decesso, ma francamente nel 2014, mentre anche un ragazzino sa usare lo smartphone, al Comune la mano destra continua a non sapere cosa fa la sinistra a livello informatico e informativo.

Vogliamo ricordare quattro siti in uno? Il cassetto tributario delle beffe? L’albo pretorio dove le cose compaiono “a soggetto”?  Ma forse è meglio ricordare che è andata in tilt, ormai da tempo, la Ragioneria e che far funzionare la posta elettronica è spesso un optional, il sistema delle paghe è saltato…

A proposito, fra i crediti inesigibili fatti pagare a noi, quanti sono riferiti a persone decedute? O quegli elenchi sono stati “puliti”?

Il povero nonno di Alessio Guain che su facebook ha postato immagini inequivocabili rispetto alla fattura si farà una risata da lassù. Dicendo forse che quando c’erano carta e penna andava meglio, perché qui tra sistemi informatici che non dialogano e qualche professore di troppo le figuracce sono all’ordine del giorno. Ormai solo quelle sono 3.0, il resto è all’anno 0 e basta.

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]