La denuncia dell’Unione nazionale consumatori: “Non sempre però è vero quanto pubblicizzato”
L’antitrust ha aperto un procedimento contro Pata, Ica Foods e Amica Chips per la possibilità di pubblicità ingannevoli sulle preparazioni di patatine fritte in busta chiamate “light” o “artigianali”. Ne sono convinti i consumatori che hanno denunciato alcune campagne pubblicitarie all’Antitrust che “ha aperto un procedimento su “. E’ quanto fa sapere l’Unione nazionale consumatori in una nota. “Nel mercato delle patatine fritte in busta – dice Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori che ha reso noto l’indagine – le cosiddette chips, sono diffuse alcune campagne pubblicitarie che promuovono questo genere di prodotti in modo poco trasparente”. Secondo i consumatori le tre aziende “pur con delle differenze, promuovono le chips puntando sull’artigianalità, la minore percentuale di grassi e l’utilizzo di ingredienti di prima qualità; non sempre però è vero quanto pubblicizzato con claimsaccattivanti e con una veste grafica che richiama la tradizione: sulle confezioni di Amica Chips (prodotti denominati ‘Eldorada’ e ‘Alfredo’s’) e Ica Foods (‘Le Contadine fatte a manò), ad esempio, si legge rispettivamente che le patatine sono ‘cotte a mano’ e ‘fatte a mano’, mentre su quelle prodotte da Pata S.p.A., troviamo la dicitura ‘patatina artigianale’ persino nelnome del prodotto (appunto ‘Patatina artigianale’).” “I tre produttori -aggiunge ancora Dona – ci tengono ad esibire un’immagine light, pubblicizzando il basso contenuto di grassi delle loro chips, ma fanno ricorso a slogan sommari, con indicazioni superficiali che non rispettano la normativa europea di settore”. Le aziende inoltre secondo i consumatori pubblicizzerebbero ingredienti con tanto di immagini sulle confezioni, ma che poi si fatica a trovare nelle ricette.