L’impegno a mantenere aperti tutti i reparti e la riorganizzazione delle rete ospedaliera e del personale. Nei giorni scorsi si è svolto il vertice sanitario che ad Albano ha visto a tavolino il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta, il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori e il direttore generale della Asl Roma H Fabrizio d’Alba e il direttore sanitario Narcisio Mostarda. Una serie di garanzie sono arrivate per gli ospedali “Riuniti” di Anzio e Nettuno, alle prese con problemi di organico e rischio di accorpamenti dei reparti. Situazioni di criticità che si ripresentano, puntualmente, ogni estate con il triplicarsi dell’utenza sul territorio e l’aumento della popolazione residente. Lunedì scorso il sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta, ha incontrato i vertici sanitari della Asl Roma H nella sede di Albano, per far presente le difficoltà del polo H4 e sollecitare l’attenzione delle autorità sulla struttura ospedaliera. All’incontro ha partecipato il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori, il direttore generale della Asl Roma H Fabrizio d’Alba e il direttore sanitario Narcisio Mostarda. Tra i primi problemi venuti alla luce, il rapporto di sproporzione tra la popolazione residente e il personale impiegato nell’ospedale. L’utenza delle due città, che d’estate tocca i 200.000 abitanti, non è paragonabile a quella di cittadine come Frascati o Genzano, che paradossalmente hanno però maggiore personale. Dalla Dirigenza della Asl è stato confermato l’impegno a mettere in campo tutte le iniziative volte ad una seria e decisa mobilità, che vada a porre fine a distribuzioni anomale del personale sul territorio. “Ho ritenuto opportuno chiedere un incontro urgente ai diretti interessati per giungere subito a risultati reali – dice il sindaco Alessio Chiavetta – La riunione si è svolta per verificare quelle che sono le criticità sulla sanità del nostro territorio ed in particolare per quanto riguarda l’ospedale Riuniti e il Distretto Sanitario Anzio-Nettuno. Ho trovato nel direttore generale D’Alba e nel direttore sanitario Mostarda due persone altamente professionali e soprattutto decise a porre rimedio a disparità e urgenze”. Nessuno dei reparti del Riuniti, è emerso dal vertice, verrà chiuso. “E’ stato confermato l’impegno totale a mantenere l’apertura di tutti i reparti dell’Ospedale Riuniti Nettuno-Anzio anche durante il periodo estivo chiedendo un sacrificio a quelle strutture sanitarie del territorio che nello stesso periodo sono gravate da meno lavoro. E non ho certo dimenticato, sottolineando la cosa ai due dirigenti, il grande impegno chiesto e profuso dagli operatori del distretto stesso Anzio-Nettuno per una maggiore copertura dei turni lavorativi”. La direzione sanitaria dell’ospedale Riuniti Nettuno-Anzio è stata affidata a Michele Di Paolo, che si è già insediato- “Molte complicazioni sono causate dal blocco delle assunzioni – spiega Chiavetta – e da fenomeni di assenteismo sporadico che la direzione Asl ha portato immediatamente a conoscenza della Procura. Non è accettabile che l’interesse di pochi condizioni la collettività che deve veder garantito il diritto all’assistenza sanitaria. Mi rendo perfettamente conto che ritrovarsi dall’oggi al domani a lavorare in un ufficio che dista non più 5 minuti da casa ma 30-40km non sia cosa facile: per questo siamo grati comunque a tutti gli operatori sanitari che si sono già insediati al Riuniti per il bene della nostra popolazione. A loro va la nostra massima gratitudine, unitamente a chi già lavora qui con turni di lavoro molto pesanti”. Nell’incontro è stata fatta luce anche sul piano di riorganizzazione della rete ospedaliera Roma H, approvata all’unanimità dalla conferenza dei sindaci, che dovrà essere maggiormente dettagliata da parte della direzione aziendale e passare poi al vaglio della Regione Lazio. Tale proposta conferma l’impegno a mantenere presso il Riuniti Nettuno-Anzio la vocazione di ospedale generalista mantenendo aperti tutti i reparti attualmente presenti e che andranno supportati da personale da risorse recuperate in tale riorganizzazione. Il Riuniti sarà baricentro assieme all’ospedale di Albano. Diverso il destino di città come Frascati, Genzano, Marino e Velletri che diventeranno ospedali qualificati ciascuno per differenti e specifiche vocazioni medicochirurgiche.