Un “salasso” per le tasche dei cittadini. E’ quello di cui parla il Pd di Anzio, in merito alla tassa sui rifiuti (Tari) e a quella sui servizi indivisibili (Tasi) in arrivo. “Basta fare due conti per capire che si tratta dell’ennesima fregatura rifilata dalla Giunta agli ignari cittadini di Anzio in particolare a quelli che, fidandosi delle promesse 3.0 di Bruschini e soci, li hanno votati – commentano dal Pd – Esaminiamo la tassa sui rifiuti che passa,secondo il bilancio preventivo 2014, da circa 10 milioni di introiti ai 17 milioni del 2014 con un aumento del 70% . I nostri amministratori per evitare che i cittadini si rendessero conto dell’incredibile aumento e avanzassero le sacrosante rimostranze hanno cercato di nascondere gli aumenti con il trucchetto dell’anticipo 1° e 2° rata uguali allo scorso anno e Saldo a fine anno con gli Auguri di Natale. Da un attento esame i numeri presentati in bilancio non sembrano assolutamente veritieri, infatti a fronte di circa 17 milioni di costi della differenziata risultano solo 400mila Euro di ricavi dal riciclo di carta vetro plastica ect, che la maggioranza dei cittadini di Anzio pazientemente separa e consegna alla raccolta. Come è possibile ci domandiamo dopo che la Raccolta Differenziata interessa da un anno praticamente tutta la città siamo di fronte a ricavi così risibili? Quello di Anzio è un caso unico non solo in Italia ma anche nel Lazio – continuano – dove la maggior parte dei comuni che fanno la differenziata ne ha tratto un beneficio. Basta ad esempio dare un occhiata alla vicina Nettuno stessi abitanti, stesso contesto urbano, stesso periodo di avvio della differenziata ma costi di circa la metà. Domandiamo, a chi vengono conferiti i materiali di riciclo e a quale prezzo? Quali sono i volumi ? Perché i ricavi sono così irrisori? Il piano Finanziario e Industriale che dovrebbe spiegare, fissando gli obiettivi, questo importante investimento perchè non è mai stato presentato? Forse è meglio non far conoscere i numeri come da troppo tempo si usa presso la Giunta 3.0 di Anzio”. L’esame del Pd passa poi alla tassa sui servizi indivisibili. “La Tasi si compone di due parti una parte riguarda il pagamento dell’Imu, la seconda i Servizi Indivisibili . La giunta ha deciso di portarla al massimo valore consentito dalla Legge 2.5 %° senza prevedere neanche le detrazioni previste per figli o situazioni particolari prevedendo nel Bilancio di Previsione 2014 un gettito di 5 milioni di euro, nonostante le interrogazioni e gli emendamenti ad hoc presentati dal gruppo Pd. Vogliamo essere certi che i ricavi della Tasi vadano effettivamente a pagare i Servizi Indivisibili e non a coprire altre spese di nessuna utilità, chiediamo pertanto che vengano individuati esattamente i Servizi Indivisibili e sia redatta una precisa tabelle delle voci di spesa che queste risorse vanno a coprire”. Aumenti che Il Pd considera “assolutamente folli, frutto di una gestione della Cosa Pubblica improntata a clientele sprechi e inefficienze. Ci batteremo in consiglio comunale, come già fatto dal gruppo Pd, per cambiare questa gestione ma soprattutto avvieremo una serie di iniziative con i cittadini di Anzio per costringere questa Giunta a cambiare queste scelte . Ci auguriamo che i cittadini di Anzio, le categorie professionali, le associazioni e le forze politiche di opposizione facciano fronte comune a scelte sbagliate che darebbero un ulteriore grave colpo alla traballante economia anziate.