Interdittiva antimafia,la Ipi di Nettuno pronta a presentare ricorso

Solo ieri il comune di Nettuno ha revocato l’appalto

E’ davvero complessa la vicenda dell’interdittiva antimafia che, partita da una ditta di Caserta, è arrivata a far si che il comune di Nettuno prendesse la decisione di revocare il contratto alla Ipi.La Ipi, che fa parte di un consorzio temporaneo di imprese, unitesi al fine di implementare l’una i servizi e le competenze dell’altra ed avere un migliore accesso ai bandi pubblici (offrendo ad esempio la raccolta differenziata, ma anche la pulizia dei graffiti e dei giardinetti) sta subendo le conseguenze della partecipazione al Consorzio di cui fanno parte, tra le altre,la Ecocar,la Caserta Ambienteela Alba Paciello.Queste ultime due ditte sono state colpite dal provvedimento di interdittiva emesso prima dalla Prefettura di Caserta e poi da quella di Roma. Il provvedimento ha spinto le amministrazioni in cui le ditte erano al lavoro per il servizio di nettezza urbana (tra cui Caserta, Gaeta e Minturno), a compiere i passi necessari per la revoca del contratto, così come ha fatto infine, anche l’amministrazione del comune del Tridente. Sebbene al momento non siano note le motivazioni dell’interdittiva (le Prefetture inviano gli atti secretati ai comuni coinvolti senza indicare il perché del provvedimento) le ditte estromesse dagli appalti hanno presentato ricorso al Tribunale (sia a Roma che a Caserta), in primis per avere accesso agli atti che hanno portato alla decisione, poi per chiederne l’annullamento. Nel frattempo,la Ipie le altre aziende del consorzio temporaneo di impresa, hanno espulsola Alba Paciellodal gruppo di imprese, per poter continuare a lavorare in attesa che la situazione venga definitivamente chiarita. E le prime decisioni sono già state prese. A Caserta il ricorso è stato accolto nei giorni scorsi. Il Tribunale ha stabilito che la richiesta di interdittiva era eccessiva rispetto alla documentazione presentata ed ha rinviato la discussione nel merito, di fatto sospendendo il provvedimento. Lo stesso è accaduto a Roma. Sta di fatto che sulla vicenda si sta muovendo per vie legali anchela Ipi, che non ha alcuna intenzione di subire conseguenze per una situazione che non la riguarda direttamente. Gli avvocati della Ipi hanno presentato la richiesta di chiarimenti sulle motivazioni dell’interdittiva nella speranza che tutto possa essere chiarito in via definitiva  e in tempi rapidi.