Un milione di euro alla famiglia di una vittima delle sigarette
Esulta il Codacons per la prima sentenza di risarcimento dei danni da fumo, ottenuta dall’associazione dinanzi al Tribunale di Milano tramite il proprio avvocato Carlo Gasparro, in favore di moglie e figli di un fumatore che si erano rivolti al tribunale per intentare causa contro la British American Tobacco s.p.a. Secondo il giudice civile di Milano Stefania Illarietti, “non può, dubitarsi il nesso causale tra l’attività di assunzione di tabacco – in media un pacchetto e mezzo al giorno – e l’evento morte”. L’impiegato fumava da quando aveva 15 anni e assumeva circa 30 sigarette al giorno. L’uomo è deceduto nel novembre 2004, in seguito alla diagnosi di un “carcinoma primitivamente polmonare” causato dal fumo. La cifra che riguarda il maxi-risarcimento comprende gli interessi, le spese legali e addirittura il costo del funerale e sarà interamente versata ai familiari dell’uomo. La decisione del tribunale suscita clamore e interesse verso una vicenda che finora in Italia non aveva mai avuto conclusioni positive. Questa sentenza assume una importanza enorme non solo perché riconosce il nesso causale tra le sigarette e l’insorgenza del neoplasia polmonare che ha portato alla morte del fumatore – spiega il Presidente Carlo Rienzi – ma anche e soprattutto perché sancisce in modo inequivocabile le responsabilità dei produttori di tabacco nei confronti di quei tabagisti che hanno iniziato a fumare prima del 1991, anno in cui sono state introdotte sui pacchetti di sigarette le avvertenze circa i rischi legati al fumo.