Anzio- Lettera al Prefetto, il Pd chiede rinvio della seduta di bilancio

Ci risiamo. Dopo aver scritto al Prefetto sul caso trasparenza, il gruppo consiliare del Pd di Anzio torna a scrivere a Giuseppe Pecoraro sul bilancio. La lettera, indirizzata anche al presidente del consiglio comunale di Anzio, al sindaco del comune di Anzio, al Collegio dei Revisori, è relativa al rispetto delle prescrizioni sul regolamento comunale di contabilità, per l’approvazione del bilancio di previsione 2014 previsto per venerdì prossimo in Consiglio. All’appello mancano tutta una serie di atti e i consiglieri Andrea Mingiacchi, Maria Teresa Lo Fazio e Ivano Bernardone ribadiscono la necessità di acquisire gli atti, e scongiurare il rischio di illegittimità degli atti a seguito della delibera di approvazione prevista nella discussione del primo agosto. Al Prefetto viene chiesto “di intimare al presidente del Consiglio Comunale il rinvio della suddetta seduta o, qualora tale seduta consigliare venisse tenuta, si chiede di invalidarla”.Il decreto legislativo 167/2000 – si legge nella lettera – stabilisce con estrema chiarezza che ai fini dell’approvazione  del Bilancio di previsione devono essere messi a disposizione dei consiglieri comunali tutti gli atti entro un termine non inferiore a venti giorni prima della seduta consiliare e devono essere trasmessi ai consiglieri comunali i seguenti specifici documenti: schema di bilancio di previsione annuale, di relazione previsionale e programmatica e di bilancio pluriennale approvato dalla Giunta Comunale, parere dell’organo di revisione; rendiconto deliberato del penultimo esercizio antecedente quello a cui si riferisce il bilancio di previsione, nella fattispecie l’anno 2012; le risultanze dei rendiconti delle società Capo d’Anzio e   Volsca Ambiente,  il programma triennale dei lavori pubblici e l’elenco annuale dei lavori pubblici di cui all’art.128, DLgs n. 163/2006, il programma triennale di fabbisogno del personale, prospetto contenente le previsioni annuali e pluriennali di competenza mista degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno, nota degli oneri stimati derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata, qualora utilizzati, la delibera della giunta comunale di destinazione della parte vincolata dei proventi per sanzioni alle norme del codice della strada, la delibera sulla verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare a residenza, attività produttive e terziario e determinazione del prezzo di cessione per ciascun tipo di area e di fabbricato, delibera di conferma o di variazione in diminuzione dell’addizionale comunale Irpef,  le deliberazioni con le quali sono determinate le tariffe, le aliquote di imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale dei costi di gestione dei servizi stessi, la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale approvati con DM 18/2/2013, il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, il piano triennale di contenimento delle spese, il prospetto analitico delle spese di personale previsto in bilancio”. Nessuno degli atti in questione, spiegano dal Pd, è giunto in tempo utile e alcuni dei documenti risultano mancanti e “in mancanza di dati esaustivi e tempi adeguati sono di fatto impedite le regolari funzioni di garanzia e controllo dell’organo consiliare”.