Esprimono ferma protesta per quanto accaduto ieri in consiglio comunale, andato avanti, ad Anzio, senza il numero legale. Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale contesta la condotta assunta dalla maggioranza e, in particolare, dal presidente del Consiglio Sergio Borrelli e dal Segretario Generale Pompeo Savarino. “Nonostante fosse trascorsa un’ora dalla convocazione del Consiglio Comunale e non fosse presente un numero di consiglieri sufficienti a garantire il numero legale, il Presidente, in spregio al regolamento comunale, ha deciso di procedere ugualmente ad una nuova chiamata e costituire un Consiglio Comunale irregolare. La condotta assunta dal Presidente Borrelli, dalla maggioranza e dal Segretario Generale, complici in questa violazione, è ancora più grave se consideriamo l’importanza di questa seduta in cui si sarebbe dovuto trattare l’approvazione del bilancio comunale; nonostante l’amministrazione non abbia i numeri per garantire il numero legale nel Consiglio Comunale, nonostante un Consiglio Comunale illegittimamente costituito, la maggioranza, in violazione di regole e di confronto, decide ugualmente di mettere le mani in tasca ai cittadini approvando il suo bilancio comunale. Con spirito di condivisione abbiamo sostenuto la contestazione simbolica sollevatasi tra le forze di opposizione, manifestando pacificamente un dissenso alla perdurante arroganza e tracotanza della maggioranza”. Hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto, in merito a quanto accaduto. “Con la presente intendiamo segnalarle che in data primo agosto il consiglio comunale di Anzio si è costituito illegittimamente, in violazione alle norme regolamentari di riferimenti – si legge nella lettera – alla luce di quanto sopra, i consiglieri comunali, i segretari e i direttivi delle forze politiche locali, chiedono un incontro urgente al fine di rappresentare i profili di illegittimità riscontrati nelle modalità di convocazione e svolgimento del consiglio comunale, nonché in tutti gli atti propedeutici volti allo studio e alla discussione in assise del bilancio di previsione comunale. Si richiede – si legge ancora – di adottare i provvedimenti più opportuni al fine di garantire il ripristino della legalità delle procedure amministrative palesemente violate”.