Falda acquifera inquinata alla centrale nucleare di Sabotino

L’acqua ha un concentrato di cloruro di vinile, sostanza tossica e cancerogena, elevatissimo

La centrale nucleare di Borgo Sabotino

La falda acquifera sotto la centrale di Borgo Sabotino, che ricade nel territorio di Latina, al confine con quello di Nettuno è inquinata dal cloruro di vinile, sostanza tossica e cancerogena. A scoprirlo e a darne l’annuncio è stata la società Sogin, che della centrale è responsabile e che si occupa della gestione e dismissione degli impianti nucleari in tutta Italia. Per capire quale sia realmente la situazione (se si tratti di un fatto recente, oppure di una situazione che va avanti da tempo) è stato disposto di ripetere le analisi ogni tre mesi, cercando di scoprire la causa dell’avvelenamento dell’acqua, e si sta pensando a dei carotaggi, per esaminare anche la situazione del terreno. Ricevuti i risultati di alcune analisi sull’acqua prelevata dai piezometri interni al perimetro dell’impianto, è emersa la contaminazione delle falde superficiali, con percentuali elevate di cloruro di vinile. Nella zona ci sono moltissime aziende agricole le cui produzioni sono in vendita anche nei comuni di Anzio e Nettuno. Della situazione sono stati informati il Comune di Latina, la Regione, la Provincia, l’Arpa Lazio e la Prefettura.