La decisone è maturata a causa delle “notevoli e ormai insanabili divergenze con l’amministrazione”
Di dissidi tra il Presidente della Commissione bilancio del Comune di Nettuno Pamela Polito e il Primo Cittadino Alessio Chiavetta si era avuto notizia già nelle scorse settimane. E non era mancato un episodio di discussione tra i due, concluso con il sindaco che lasciava la riunione di maggioranza sbattendo la porta. Oggi le divergenze di opinioni tra il consigliere del Pd, che lamenta una mancata partecipazione sul documento di bilancio, è sfociata nelle dimissioni della Polito, rassegnate direttamente in commissione con una lettera consegnata ai presenti. “Gentili Colleghi – ha scritto la Polito nel documento che poi ha letto – vorrei aprire i lavori della commissione comunicandovi la mia decisione di dimettermi dall’incarico di presidente di questa commissione. Tale mia decisone è maturata a causa delle notevoli e ormai insanabili divergenze con l’amministrazione, sia in merito alle modalità con le quali vengono prese le decisioni in tema di spese correnti e di tassazione dei cittadini contribuenti, sia in merito ai contenuti delle medesime scelte. Ho lavorato per un anno con il solo scopo di migliorare il benessere dei cittadini del comune nel quale sono nata e che amo profondamente, senza lesinare impegno e dedizione, sacrificando tempo dedicato al lavoro e alla vita privata. Nello svolgere la mia attività di presidente della commissione bilancio debbo purtroppo riconoscere che l’amministrazione è stata poco collaborativa nel mettermi a disposizione la documentazione necessaria allo svolgimento dei lavori di questa commissione, rendendo difficoltoso prendere le decisioni sulla base della valutazione accurata di tutti gli elementi necessari. Ho sempre richiesto e cercato la collegialità e la trasparenza nell’affrontare le problematiche che affliggono questa città, ma ho spesso trovato porte chiuse e richieste di ratificare scelte già fatte da pochi altri. Mi riferisco soprattutto al bilancio previsionale 2014, già deliberato dalla giunta, senza una decisione partecipata e condivisa, e alle aliquote della Iuc. Ho più volte sollecitato la discussione su un alleggerimento della tassazione sulla prima casa e sulla razionalizzazione delle spese correnti. Ho invitato l’amministrazione a rivedere la composizione delle spese, a mio parere sbilanciata verso consulenze e manifestazioni turistiche e sportive, con una scarsa attenzione ai servizi sociali, scolastici e al welfare. Coerentemente con la decisione presa, comunico l’intenzione di astenermi dalla votazione dei punti all’ordine del giorno, non esprimendo un voto contrario soltanto per spirito di partito. Mi riservo di argomentare in maniera più compiuta le motivazioni della mia scelta in sede di dibattito in Consiglio Comunale. Vi ringrazio della collaborazione ricevuta in questi mesi di lavoro, consapevole di essere a posto con la mia coscienza e soprattutto coerente con la mia persona e con gli ideali nei quali credo”.