Il consigliere comunale di opposizione critico: “Resta il disastro della raccolta rifiuti”
“Via l’Ipi, ma resta l’Ipi. Il disastro della raccolta rifiuti”. Questa la presa di posizione del consigliere comunale di opposizione a Nettuno Carlo Eufemi, esponente del centrodestra, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione. “A seguito dell’interdittiva antimafia emessa nei confronti del Consorzio temporaneo d’impresa di cui fa parte la società Ipi – spiega Eufemi – concessionaria del servizio di raccolta rifiuti del Comune di Nettuno, e la risoluzione del contratto a opera del Dirigente dell’area Ambiente e Sanità, la Giunta Chiavetta è inerte da più di un mese per trovare la soluzione del problema. È assolutamente urgente individuare una valida alternativa al mantenimento di tale ditta. La richiesta chiama in causa l’urgenza di assumere decisioni definitive che possano mettere fine all’ inefficienza che il servizio ha portato fino a oggi, con enormi disagi per la città e i cittadini. Per questa ragione ho presentato un’interrogazione”. “Vista la determina n.128 del 24/07/2014 con la quale il dirigente dell’area Ambiente e Sanità, a seguito della nota prefettizia 165744/area 1bis osp. , procede alla risoluzione del contratto rep. 17/2012 stipulato con la società Ipi – si legge nel documento – concessionaria del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani del Comune di Nettuno; rilevata la gravità delle motivazioni che hanno indotto il Dirigente all’assunzione di tale atto; considerata l’urgenza di assumere decisioni organiche e definitive che consentano anche di fornire alla cittadinanza un servizio efficiente e puntuale, diversamente da quanto avvenuto fino a oggi; preso atto altresì che l’appalto fu aggiudicato in presenza della sola offerta della società IPI e non è quindi possibile assegnare il servizio ad altra impresa partecipante, il sottoscritto Carlo Eufemi la interroga per conoscere lo stato degli atti alla data odierna in riferimento al contenzioso in atto con la società IPI per sapere se il Sindaco, la Giunta e il Dirigente preposto intendano assumere iniziative per avviare senza indugio le procedure necessarie per l’individuazione di una nuova ditta per consentire la gestione dell’emergenza rifiuti senza ricorrere all’utilizzo dell’attuale concessionaria sulla quale pende il provvedimento prefettizio”.