AC DC, trent’anni fa a Nettuno il primo concerto in Italia

Gli AC DC (www.acdc-italia.com)

L’evento con la “band di hard rock più amata del pianeta” si tenne allo stadio di calcio

di Mauro Cugola

Si dice che sul ritmo della chitarra di Malcom Young ci si possa regolare l’orologio, sui riff e sugli assoli di quella del fratello Angus, per capirci quello vestito da scolaretto che mentre suona si dimena come un ossesso, generazioni di rockettari hanno scosso la testa avanti e dietro seguendo le note. Gli australiani AC DC sono la band di hard rock più conosciuta e amata sul pianeta. Sulla cresta da tanti anni, si sono lasciati idolatrare da intere generazioni di appassionati di musica e lo fanno ancora, visto che più che mai si trovano sulla cresta dell’onda.

Questo magari lo sanno più o meno tutti. Non tutti sanno però che il loro primissimo concerto in Italia, il 4 settembre del 1984, avvenne proprio a Nettuno, allo stadio comunale di calcio. Un evento storico per la cittadina tirrenica, arrivata al trentesimo anniversario da quell’evento memorabile dal punto di vista musicale. Perlomeno per chi ama i decibel alti e le chitarre distorte.

Il biglietto stampato per il concerto a Nettuno

Come arrivarono gli AC DC a Nettuno? Ce lo spiega, sorridendo perché di anni ne sono passati molti, Carlo Eufemi, che all’epoca era assessore al Turismo e Spettacolo di Nettuno. “Fu un colpo di fortuna e di coraggio, visto che proprio quell’anno inaugurammo la stagione estiva di concerti utilizzando il campo di calcio. Avevamo avuto Enrico Ruggeri, Pino Daniele, Vasco Rossi il 30 agosto rimandato dal 9 perché il maltempo non aveva consentito il concerto, quindi Stevie Wonder che fece un set memorabile, gli Ultravox che erano molto conosciuti negli anni ’80 e appunto gli AC DC”.

Angus e Brian (www.acdc-italia.com)

Come andarono le cose? “Gli ultimi tre erano concerti programmati a Roma, la cui programmazione estiva era curata da Nicolini, ma perse questa opportunità perché chi lo gestiva non avrebbe concesso lo stadio Flaminio. Così il 14 agosto ci venne proposta la possibilità di ospitarli, a stretta distanza dalla data dei concerti per i quali erano già stati pagati viaggio e logistica. Va detto che noi lavoravamo in una sorta di project financing ante-litteram, ovvero che incassavamo in base alla vendita dei biglietti senza ricevere contributi. Il giorno di ferragosto incontrai i promoter, gente di spessore e che tra le atre cose avevano organizzato il concerto dei Pink Floyd a Venezia. Da lì fu un attimo, Nettuno avrebbe ospitato il primo concerto degli AC DC in Italia, oltre che Stevie Wonder e gli Ultravox”.

4 settembre dunque, e la città come la prese? “I concerti ebbero un successo strepitoso, nonostante soprattutto con gli AC DC molti avevano paura dei “metallari”. Invece tutto filò liscio, forse perché era gente abituata ad andare ai concerti e invasero Nettuno in massa, ma pacificamente. Al contrario, se posso dirlo, di quelli che all’epoca seguivano Vasco Rossi. Ma si era prevenuti con quel tipo di gioventù, e ci fu addirittura chi quel giorno non aprì negozio e tenne la serranda abbassata”.

E come andò quel concerto? Qualcuno ricorda i rintocchi di campana di Hell’s Bell, i colpi di cannone del finale, un volume strepitoso di 70.000 watt generati dal muro di amplificatori sul palco che fecero sentire il concerto anche a centinaia di metri di distanza. Ad aprire la serata un gruppetto all’epoca sconosciuto che comunque di strada ne fece tanta, i Motley Crue. Ma il clou della serata inevitabilmente furono loro, gli australiani, che iniziarono con Guns for Hire e proseguirono con tutti i maggiori successi editi sino a quel momento.

On line, da qualche parte, esiste anche la registrazione di quel concerto. La scaletta fu la seguente: Guns For Hire, Shoot To Thrill, Sin City, Back In Black, Rock ‘n’ Roll Ain’t noise pollution, Bad Boy Boogie (che culminò con uno spogliarello di Angus Young, che grazie alla passerella faceva avanti e dietro tra il pubblico), Flick Of The Switch, Hells Bells, The Jack, Highway To Hell, Whole Lotta Rosie, Let There Be Rock, T.N.T. e For Those About To Rock.

Oggi gli AC DC magari iniziano a sentire il peso degli anni, ma rimangono una delle icone dell’hard rock, forse quella principale. Sapere che la prima volta che hanno messo piede nel nostro paese (non ce ne sono state tante, poi…) è stato a Nettuno in un certo senso riempie d’orgoglio.

D’altro canto senza gli AC DC il mondo sarebbe molto, ma molto più noioso.