“Una fabbrica di futuro”. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha fatto visita, nei giorni scorsi, agli stabilimenti Irbm Science Park di Pomezia, dove viene prodotto il siero anti-ebola. E’ qui che è stato sintetizzato il primo vaccino contro il virus che in questo momento sta preoccupando l’Organizzazione mondiale della sanità per il suo rapido sviluppo e per la diffusione in diverse regioni dell’Africa centrale. Un virus che ha contagiato anche persone occidentali tra cui un medico e un’infermiera italiani. “Dopo anni di ricerca da parte di scienziati straordinari, è stato inventato il vaccino anti Ebola – ha detto Zingaretti – Questi laboratori di Pomezia, nel Lazio, rappresentano una vera e propria fabbrica di futuro, per questo voglio fare i complimenti al professor Cortese e a tutta la sua equipe, che hanno fatto un lavoro importantissimo giungendo a un’innovazione di carattere planetario. Noi siamo qui per accendere i riflettori e contribuire a proporre e a sottolineare quanto per il futuro del Paese sia importante investire su ricerca e innovazione. Come dicono in Usa, anche in Italia ‘we need a new game’, e nel Lazio questo nuovo gioco lo abbiamo già iniziato. Questo ‘parco’ è una fabbrica di futuro un punto di eccellenza su cui scommettere in un Paese che le fabbriche le chiude. Questo modo di fare ricerca – ha proseguito il presidente della Regione – è in totale controtendenza con l’Italia. Nostro compito è capire che bisogna essere vicini a questi picchi di innovazione ma anche guardare in faccia la realtà e capire che non basta più perché abbiamo bisogno di un intero sistema competitivo, tutto il sistema Paese va cambiato. Con questo centro avevamo avviato un protocollo d’intesa a sostegno della ricerca e continueremo su questa strada, anche perché c’è una buona notizia per una volta un grande scienziato italiano e un grande centro di ricerca italiano hanno fatto una grande scoperta e le istituzioni c’erano, il che ci rende particolarmente orgogliosi”.