Marijuana a uso terapeutico, la produrra’ l’Esercito a Firenze. Favorevoli e contrari

Uso terapeutico della cannabis. Favorevoli Sel, Pd e l’oncologo Veronesi, contrario in nuovo centrodestra

di Claudio Pelagallo

Lo Stato produrra’ marijuana a uso terapeutico. A produrla sara’ l’Esercito e verra’ coltivata dallo stabilimento chimico militare di Firenze. Il via libera e’ stato dato dai ministri della Difesa e della Salute Roberta Pinotti e Beatrice Lorenzin, dopo varie polemiche e rallentamenti, e la notizia verra’ ufficializzata entro settembre. Oggi lo stabilimento fiorentino, nato con l’obiettivo di produrre medicamenti per il mondo militare, ha esteso la sua attivita’ anche al settore civile. E ora produrra’ i farmaci derivati dalla cannabis attualmente importati dall’estero a costi elevati. Tra i ministeri della Difesa e della Salute era stato istituito un tavolo di lavoro, dove la questione e’ stata esaminata anche con l’istituto farmaceutico militare. Adesso sono in via di stesura i protocolli attuativi. A questo punto, non e’ escluso che entro il 2015 i farmaci cannabinoidi saranno gia’ disponibili nelle farmacie italiane. L’argomento divide l’opione pubblica: Sinistra e medici favorevoli, nettamente contraria la Destra.

Mi auguro che le notizie diffuse circa la coltivazione di marijuana a uso terapeutico da parte dell’esercito nello stabilimento chimico militare di Firenze corrispondano a verità. In caso contrario sarebbe una beffa insostenibile a danno di migliaia di pazienti che attendono da anni di poter utilizzare farmaci derivati dalla cannabis e che sono soggetti oggi a persecuzione burocratica. Afferma il capogruppo Sel in Commissione Giustizia on. Daniele Farina, relatore delle proposte di legge di modifica del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e primo firmatario della proposta di legge di Sel sulla regolamentazione della coltivazione domestica della cannabis. “Credo che questa possibilità possa essere a breve verificata anche con quelle Regioni che si sono ufficialmente espresse per poter avviare coltivazioni di cannabis volte agli usi terapeutici. Ora la Camera approvi la modifica della legge sugli stupefacenti nel più breve tempo possibile consentendo l’uso terapeutico, quello ricreativo, ma soprattutto la possibilità per i malati di coltivarla per uso personale”.

Per il senatore del Pd e presidente della Commissione per i diritti umani del Senato, Luigi Manconi. “L’utilizzo di questi farmaci è consentito nel nostro paese dal lontano 2007, eppure, nel corso del 2013 appena qualche decina di pazienti ha potuto farvi ricorso – commenta Manconi – . Questo per una procedura lenta e farraginosa che prevede il seguente percorso: medico curante, farmacia ospedaliera, ministero della Salute, ancora farmacia ospedaliera, quindi importazione e infine paziente. L’acquisto all’estero di questi farmaci comporta tempi infinitamente lunghi per la loro disponibilità e costi abnormi per singolo prodotto. E questo ha fatto sì che a tutt’oggi non una sola azienda farmaceutica italiana abbia chiesto la licenza per questa produzione”.

Gli antiproibizionisti hanno gettato la maschera e con la scusa della cannabis ad uso terapeutico non hanno perso tempo per rilanciare sulla legalizzazione delle droghe. Di questo passo e per lo stesso principio perche’ non propongono pure la legalizzazione della morfina?”. Lo afferma in una nota il deputato Ncd Alessandro Pagano.La smettano – prosegue – con le loro malvagie ipocrisie ideologiche che contribuiscono a uccidere cerebralmente le generazioni future. Con il thc al 20%, sufficiente per uccidere i neuroni dei giovani under 28 anni, cosi’ dice la scienza, costoro si caricano una responsabilita’ morale e sociale pesantissima. Non si prenda dunque come pretesto la notizia della produzione di farmaci cannabinoidi a uso terapeutico da parte dello Stato per una deriva che non consentiremo”.

L’oncologo Umberto Veronesi commenta positivamente l’apertura del governo alla produzione controllata di marijuana a scopo terapeutico. ”Bene, e’ una bella notizia”, e’ stata la prima reazione di Veronesi, ospite del workshop Ambrosetti di Cernobbio. ”I cannabinoidi – ha spiegato – sono validi della prevenzione del dolore, contro vomito e nausea e rappresentano un sedativo contro gli stati d’ansia”. L’oncologo e’ cosi’ tornato sulla necessita’ di puntare su politiche antiproibizioniste: ”La marijuana – ha detto – va liberalizzata e legalizzata e questo e un passo importante nella giusta direzione. Non voglio dire che la marijuana faccia bene, ma il proibizionimo ha fallito. In Italia si usano cannabinoidi e chi si arricchisce sono le organizzazioni criminali”.