Anzio : Bernardone: “Basta clientelismi nella cosa pubblica”

Il consigliere del Pd: “La magistratura faccia chiarezza al più presto sulla situazione”

Il consigliere del Pd Ivano Bernardone

“Confido che la magistratura chiarisca presto ed in modo definitivo se esiste e di quale entità sia il voto di scambio ad Anzio”. Lo dichiara il consigliere del Pd di Anzio Ivano Bernardone a proposito delle perquisizioni di questi giorni portate avanti dalla Guardia di Finanza negli uffici comunali del settore ambiente e a casa dell’assessore Patrizio Placidi, del dirigente Walter Dell’Accio e nelle sedi di  alcune cooperative che hanno collaborato con il comune neroniano. “Questo fenomeno – dice ancora Bernardone – torna di nuovo all’indice della cronaca accompagnato dai nomi dei nostri ormai storici amministratori. Basta avere assistito alla barbarie delle ultime elezioni o ad una qualsiasi seduta del consiglio comunale, magari l’ultima illeggittima per l’approvazione del bilancio, per rammaricarsi profondamente del degrado delle nostre istituzioni e convincersi della necessità urgente di eliminare le derive clientelari, l’illegalità diffusa nella gestione della cosa pubblica ed ogni altra forma di inquinamento della vita democratica di Anzio. Fermo restando il mio rispetto per la presunzione di innocenza di chiunque è coinvolto fino alla pronuncia dei giudici, in qualità di candidato sindaco alle elezioni oggetto di questa ennesima inchiesta, voglio aggiungere che se i reati contestati fossero definitivamente accertati sarei il primo a considerarmi parte lesa insieme alle migliaia di cittadini che mi hanno votato. Vincere le elezioni non può bastare a rappresentare la città; bisogna saperle vincere lealmente, rispettando le regole ed il vero interesse dei cittadini. Sia chiaro: quando è ottenuta con quei metodi la vittoria è nulla e chi governa non può avere la presunzione di rappresentarci”.