Si tratta di elezionidi secondo livello, voteranno sindaci e consiglieri e il voto sarà “pesato” in base alla popolazione residente
Si terrano il prossimo 5 ottobre le elezioni per il consiglio dell’Area metropolitana di Roma, di cui faranno parte anche i comuni di Anzio e Nettuno, così come deciso dal sindaco di Roma Capitale e sindaco metropolitano Ignazio Marino. Si tratta di un elezione di secondo livello, con il corpo elettorale composto dai consiglieri comunali e dai sindaci dei 121 comuni che compongono la Provincia di Roma, in tutto 1685 elettori, che sono anche i potenziali candidati. Le liste dovranno essere presentate nella Sala della Pace di Palazzo Valentini a Roma, la sede della Provincia, tra domenica 14 settembre dalle 8 alle 20 e lunedì 15 dalle 8 alle 12 e potranno contenere dai 12 ai 24 nomi. Ogni lista dovrà essere sottoscritte da almeno 85 elettori (5%), con i candidati che non possono essere sottoscrittori di alcuna lista. Non varrà il principio “una testa, un voto”: il computo verrà effettuato secondo un indice di ponderazione per fasce demografiche, nel caso specifico di Roma sono sei: oltre un milione (cioè la sola Roma Capitale), dai 30 ai 100 mila, tra cui anche Anzio e Nettuno, quindi tra 10 e 30 mila, tra 5 e 10 mila, tra 3 e 5 mila e sotto i 3 mila. Questo vorrà dire che Roma avrà diritto a 11 dei 24 seggi del consiglio metropolitano. Importante la questione della nomina del vicesindaco metropolitano, che spetta a Ignazio Marino. Il vice sindaco sarà colui che governerà operativamente la città metropolitana. E’ scontata la vittoria del Pd a queste elezioni (poiché partito di maggioranza nei comuni maggiori), quindi bisognerà vedere se il sindaco della Capitale nominerà vice sindaco un consigliere romano oppure opterà, come chiesto dal Pd provinciale, per un esponente di fuori Roma. L’ultimo organo della Città Metropolitana è la conferenza metropolitana, composta da tutti i sindaci. La questione importante, come per i rapporti con la Regione, sarà fare in modo che le esigenze delle periferie non ledano di peso in favore di una politica incentrata sui soli problemi di Roma. Entro lunedì sapremo anche chi sono i candidati locali.