Il Movimento Forum di Aprilia chiede alla Regione di fare chiarezza sul progetto
C’è tempo fino al 10 ottobre per presentare osservazioni in Regione ed opporsi al progetto di realizzazione di una maxi discaricache dovrebbe sorgere in prossimità della sorgente di Carano, tra i comuni di Velletri ed Aprilia (in prossimità del carcere). Il progetto è stato presentato dalla Ecoparco Srl che vuole realizzare il sito di stoccaggio dei rifiuti (anche quelli pericolosi), il prima possibile.
Il progetto riguarda complessivamente un territorio di 100 ettari. Oltre alla megadiscarica, infatti, il progetto contempla anche un impianto di biogas per veicoli, con annesso impianto di stoccaggio e distribuzione; un centro per trattare 30mila metri cubi all’anno di percolati, ovvero rifiuti speciali liquidi: fanghi di impianti di depurazione civili e industriali, fanghi residui di processi industriali e, su un terreno limitrofo, è previsto inoltre un secondo impianto a biogas della Volsca Ambiente e Servizi spa, la municipalizzata dei Comuni di Albano, Velletri e Lariano, che dovrebbe trattare altre 33mila tonnellate all’anno. Il rischio concreto è che questo sito possa in quinare le falde acquifere di carano, che riforniscono di acqua i comuni di Anzio e Nettuno e per questo motivo si sono già creati dei comitati che intedono lottare per evitare che la Regione possa dare l’ok all’iniziativa.
A presentare osservazioni possono essere, oltre ai comuni direttamente interessati, tra cui Aprilia e Velletri, anche Anzio e Nettuno (che possono subirne le conseguenze). Dura, intanto, la presa di posizione del Movimento Forum di Aprilia. “Si tratta di un progetto scellerato. La discarica rischia di compromettere le vicine falde acquifere di Carano, che servono Aprilia e le città limitrofe di Anzio e Nettuno , per questo chiediamo ufficialmente delucidazioni alla Regione Lazio. Aprilia non vuole subire le ricadute delle “non decisioni” della Regione, che sulla questione dei rifiuti sembra essere ancora molto disorientata, soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento dell’immondizia di Roma”. La speranza è che anche le amministrazioni di Anzio e Nettuno facciano sentire la propria voce.