Il Tribunale impone 6 anni di reclusione a Vladimiro Magliocchetti e 8 a Lucia Vitali
Sono stati condannati con il rito abbreviato rispettivament a 6 e a 8 anni di reclusione. Si tratta di Vladimiro Magliocchetti, 50enne di Nettuno e Lucia Vitali, 49 anni, per entrambi l’accusa è spaccio di sostanze stupefacenti. La storia che li ha portati a giudizio ha dell’incredibile. Il 21 dicembre dello scorso anno Migliocchetti si presenta al comando dei carabinieri di Anzio, poggia sulla scrivania degli investigatori due pacchi, ognuno contenente un chilo di cocaina. L’uomo racconta di essere legato sentimentalmente a una 49enne, Lucia Vitali, che custodiva nella casa che divideva con il marito cocaina, loro affidata da terze persone, ma che voleva uscire da quello che per lei era diventato un incubo. Magliocchetti, quindi, spiega ai militari di aver organizzato, complice la 49enne, un furto simulato, di essersi introdotto a casa della donna insieme ad un albanese, Klajdi Ymeri, 35 anni, e di aver sottratto quattro chili di cocaina custoditi nella cassaforte dell’abitazione. Il 50enne aveva portato la droga a casa sua e aveva atteso per quattro giorni di avere notizie della Vitali. Non avendo avuto modo di parlarle, e dopo essere stato costretto a cedere metà della cocaina rubata all’albanese, temendo che alla Vitali fosse stato fatto qualcosa di brutto, Migliocchetti ha deciso infine di rivolgersi ai Carabinieri. Sequestrata la droga e fatta una serie di riscontri alle dichiarazioni del 50enne, i militari arrestato il marito di Lucia Vitali, il 54enne Sergio Ciocca, originario di Sezze, la stessa Vitali, Magliocchetti e anche l’albanese. Dagli interrogatori arrivano informazioni anche sulla provenienza della cocaina, che sarebbe stata affidata a Ciocca da un gruppo di pontini, finiti anche in un’inchiesta dell’Antimafia di Roma su un traffico di sostanze stupefacenti tra Latina e Frosinone. La confessione non ha portato vantaggi né a Magliocchetti né alla Vitali. Per i due, come per Ciocca e Ymeri, il sostituto procuratore Giuseppe Travaglini ha chiesto un processo con giudizio immediato. Tutti per l’accusa di spaccio. La posizione di Magliocchetti, tra l’altro, si aggrava a causa di un fucile calibro 12, risultato rubato a Nettuno, modificato, e trovato dai carabinieri a casa sua. Il 50enne e la donna scelgono di essere giudicati con rito abbreviato e, difesi dagli avvocati Francesco Lodise e Giusi Grigoli, sono comparsi davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri, Isabella De Angelis, che ha condannato Magliocchetti a 6 anni di reclusione e Vitali a 8. Gli altri due imputati andranno a giudizio in un’altro processo.