Proposti tagli alle spese e alle imposte per far “respirare” i cittadini
L’opposizione di centrodestra del comune di Nettuno (erano presenti i consiglieri Eufemi, Caponi, Turano, Marzoli, De Santis e Dell’Uomo), in una conferenze stampa, è tornata ad esprimere, come già aveva fatto in consiglio comunale, i motivi del dissenso profondo, contro l’amministrazione comunale guidata da Alessio Chiavetta. In particolare si è discusso delle tasse, accessive, imposte alle famiglie, e della crisi politica che sta attanagliando il centrosinistra. A prendere la parola per primo Vittorio Marzoli. “Dopo la seduta di consiglio – ha detto – abbiamo voluto riordinare le idee su quello che accade in città e sul sistema di tassazione. Dopo aver visto le bollette inviate c’è più di qualcosa da dire. Il comune non ci ha presentato modelli di riferimento per capire quanto avrebbero davvero pagato o cittadini, ma nonostante questo e nonostante le nostre richieste, sapevamo bene che si sarebbe trattato di cifre eccessive a fronte di servizi inadeguati”. “Entro il 16 ottobre – ha spiegato Rodolfo Turano – si deve pagare la prima rata e entro il 16 dicembre la seconda, e si tratta di almeno 200 euro in più a famiglia rispetto allo scorso anno tra Tari e Tasi”. “In queste due scadenze – ha aggiunto Carlo Eufemi – le famiglie si giocheranno la tredicesima e bisogna chiedersi se queste tasse al massimo corrispondono a servizi adeguati, come quello sui rifiuti. Ma non è solo questo che non funziona. Chiavetta ha creato la grande illusione delle ultime elezioni ma la buca del parcheggione ha massacrato l’economia locale e il turismo. Il teatro resta un’altra opera incompiuta anche perché hanno perso il contributo regionale. Tutto questo – dice ancora – senza guardare al degrado generale, massimo impegno invece per fuochi e sagre per cercare di coprire le altre magagne. Dietro le feste tuttavia – sottolinea – pascolano le clientele che hanno garantito il successo elettorale. In mezzo a tutto questo dimissioni politiche serie e rispetto a questi fatti il sindaco minimizza tutto dicendo che gli assessori che hanno lasciato lo hanno fatto perché non erano all’altezza, mentre la magistratura incalza con indagini e avvisi di garanzia. Serve una risposta forte dai cittadini delusi da promesse cui non sono seguito i fatti. Questa conclude – è un’amministrazioni di grandi bugie e grandi insuccessi. Chiediamo al Sindaco come intende uscire da questa situazione. Non ha mai risposto, ma le sue bugie verranno smascherate. Non nasce nulla di buono da un amministrazione che si unisce a pezzi di destra per salvarsi, una destra che tradisce il proprio elettorato. La gente reagirà a questa situazione”. Quindi ha ripreso la parola il consigliere Marzoli per fare esempi concreti sulla tassazione per le famiglie. “La tassazione tipo per una prima abitazione – ha spiegato – di 90mq con 3 persone nel 2012 era pari 275 euro per i rifiuti e non c’erano né Imu né Tasi, nel 2013 si è pagato mediamente 50 euro in più mentre nel 2014 la batosta, l’immondizia passa da 274 a 409 euro, e a parte si paga la Tasi per una spesa complessiva di 659 euro, il doppio in due anni. Lo stesso vale per i locali. Un negozio di 60mq oggi, tra Imu, Tasi e Tari di arriva a pagare 1800 euro. Alla luce della crisi è pazzesco. Si doveva ragionare sulla possibilità di spesa delle famiglie che è di molto inferiore al passato. Abbiamo cercato di farlo capire a tutti i livelli anche in commissione bilancio, ma non hanno mai voluto rispondere alle nostre domande. Hanno fatto quadrare il bilancio con il recupero di evasione che non combacia con il dato storico dei due anni precedenti. I consiglieri di maggioranza dicono che non si poteva fare diversamente ma intanto hanno speso oltre un milioni di frizzi e lazzi. Chiediamo risposte all’amministrazione come lo fanno i cittadini in piazza. Il sistema per far crescere una democrazia è confrontarsi”. a segnalare tante incongruenze sulle bollette è il consigliere Caponi che invita tutti a controllare le bollette, poi una nota politica. “Alle elezioni per l’Area metropolitana – dice ancora la Caponi – è stato eletto Carlo Eufemi. Era candidato il sindaco che pur essendo del Pd e non è stato eletto e questo fa capire come viene considerato fuori dal territorio”. Tra i tagli proposti alle spese dell’ente nelle somme di bilancio per abbassare le imposte Eufemi ha proposto i costi della Poseidon, quelli per lo staff del sindaco e per le feste. “Si potevano togliere voci banali per 2,3 milioni – ha concluso Marzoli – e abbassare la Tasi di un punto percentuale, soldi che si potevano lasciare nelle tasche dei cittadini”. L’opposizione infine, annuncia battaglia, in consiglio non solo, per dare risposte ad una cittadinanza esasperata. “Questa amministrazione – ha concluso Eufemi – da un anno e mezzo non parla con la gente, andare avanti così è impossibile”.