Anzio- Tontini sul manifesto fuori dal Pd: “Gesto squallido, ignoro chi sia stato”

Arrivano a qualche giorno di distanza dall’affissione del famoso manifesto appeso fuori dalla sede del Pd le dichiarazioni del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Cristoforo Tontini. Una lettera aperta riconducibile ai grillini con la scritta “Compagni del Pd cosa aspettate ad occupare le vostre sedi, o siete diventati tutti democristiani?”. Una provocazione alla riforma sul lavoro di Matteo Renzi, materializzatasi in un cartello che è finito sulla porta di via Aldobrandini, gesto condannato da Tontini, a sua volta condannato dagli esponenti del Meet Up 5 Stelle. Il consigliete  spiega: “In merito al famigerato manifesto comparso avanti la sede del pd di Anzio, vorrei fare un po’ di chiarezza.  Il cartello in questione era presente al flash mob da me organizzato davanti al vallo volsco, come si evince da alcune foto apparse sui giornali locali, al di là del contenuto che condivido pienamente, ignoro chi abbia perpetrato tale gesto scellerato e da ciò mi dissocio con forza. Nei giorni precedenti ho letto sui giornali locali e social network dichiarazioni che attribuivano il gesto addirittura alle BR,  la cosa mi fa decisamente sorridere, perchè nell’intenzioni di chi ha disegnato il cartello la V e la stella erano intesi come 5 Stelle. La V non era nient’altro che un cinque in romano e la stella che per le varie simbologie potrà pur rappresentare le 5 dita del lavoratore, le 5 classi sociali, i 5 elementi, e così via, era semplicemente una stella. Mentre al contrario quella tristemente famosa delle BR è una stella asimmetrica a 5 punte in un cerchio,  generalmente piena, tant’ è che le BR la disegnavano con una moneta di 100 lire e per poter farla più facilmente la stella veniva tracciata internamente, da qui per distinguerla da un comune pentacolo venivano scritte le sigle BR ai lati.

Voglio rassicurare il segretario De Micheli che non c’è in atto nessun attacco, ne intimidazione nei loro confronti, per questo fatto che rasenta il ridicolo. Ancora una volta i miei detrattori hanno perso una buona occasione per tacere, questa gente sa solo gettar fango, calunniare e inventarsi nefandezze di ogni tipo per screditare la mia persona, nel principio distorto di una trasparenza che ignorano loro stessi. Il loro fine è quello di distruggere il M5S, svilire il nostro elettorato, danneggiare l’immagine del movimento e del mio operato, inoltre, a dispetto di quanto si dica, non mi risulta che sia stato avviato nessun fantomatico iter per la mia espulsione. A tal proposito diffido questi squallidi e frustrati personaggi, che vantano cultura ma promuovono ignoranza, intenti in questa futile ricerca di visibilità che non trovano e di certo non troveranno, nel perpetrare questa loro riprovevole linea disfattista di cui dovranno rispondere”.