Patto Anzio-Ardea per rilanciare il turismo e cercare fondi europei

Anzio e Ardea scendono a patti e avviano un lavoro congiunto per il reperimento di finanziamenti europei finalizzati allo sviluppo del territorio. Una sinergia tra le due città, nata per incentivare il turismo e sviluppare al meglio le potenzialità di entrambe. E’ stata avviata nei giorni scorsi, la fase di ’impostazione delle attività finalizzate alla realizzazione del piano strategico per lo sviluppo sostenibile dei  territori. In due sedute tenutesi, la prima nella sede di Anzio e l’altra ad Ardea, l’assessore Patrizio Placidi ha invitato tutti i presenti a velocizzare il passo per il raggiungimento degli obiettivi del patto Anzio-Ardea per lo sviluppo sostenibile. L’assessore del Comune di Ardea, Riccardo Iotti, insieme ad alcuni nomi di spicco dell’Amministrazione di Ardea quali Alberto Montesi, Nazzareno Sperandio e Massimiliano Giordani, ha pienamente condiviso la linea tracciata da Placidi. “Il successo di tale iniziativa – ha detto Placidi – passa per l’accordo con l’Enea, agenzia leader nel settore delle tecnologie, il cui rappresentante, Roberto Morabito,  intervenuto nelle riunioni ha già prospettato quelle che saranno le strategie d’intervento. Una Governance snella ed efficiente, mix tra rappresentanti della politica, funzionari delle Amministrazioni ed esperti della ricerca e delle istituzioni Universitarie, è la chiave per il conseguimento di quanto espresso nel Patto. A breve seguirà il formale coinvolgimento dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile a cui sarà affidata la realizzazione del piano e l’impostazione dei progetti europei che dovranno finanziare l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati nel programma”. “E’ sotto gli occhi di tutti la mancanza di fondi pubblici – afferma l’assessore del comune di Ardea, Riccardo Iotti – per gli investimenti sullo sviluppo territoriale. Questa difficoltà, unita alla crisi della domanda interna, ha portato ad uno scenario di crescente disagio da parte di cittadini ed imprese dei nostri territori. Le uniche risorse finanziarie, rimaste in campo, sono rappresentate dai fondi europei di sviluppo strutturale. Si deve investire adesso per costruire opportunità di lavoro per i giovani e per le imprese locali in modo da migliorare la qualità della vita dei cittadini”. Proprio in rispetto dei principi della nuova programmazione dei fondi europei 2014 -2020, la costruzione del piano strategico per lo sviluppo sostenibile prevederà una fase di concertazione con tutti i portatori d’interesse pubblico e privato, comprese le associazioni di rappresentanza. “Solo dopo questa fase, che influenzerà gli esiti del programma, – conclude Placidi – sarà realizzato il piano strategico per lo sviluppo sostenibile, base indispensabile richiesta dalla Regione e dall’Unione Europea, per la predisposizione dei progetti europei che quando saranno  finanziati e realizzati in modo da favorire lo sviluppo economico del territorio”.