L’accusa per tutti è furto di energia elettrica
E’ stato un vero e proprio blitz quello portato avanti, lo scorso fine settimana, dai tecnici dell’Enel e della Guardia di finanza della Compagnia di Velletri presso il Borgo Medievale di Nettuno. L’area storica, in cui si trovano moltissimi locali, è un punto di ritrovo centrale per i giobani del luogo e dei dintorni. Negli anni passati, in diverse occasioni sono state sollevate polemiche per alcuni episodi di violenza e spaccio, ma anche per atti vandalici ricorrenti ad opera di chi, all’incivilità personale aggiunge l’eccesso nel bere. Ma questa volta le forze dell’ordine si sono presentate, su mirata segnalazione, per problemi che nulla hanno a che vedere con la sicurezza o con il disturbo della quiete pubblica. A quanto pare, infatti, alcuni gestori dei locali del borgo (cinque secondo i primi riscontri) al momento di aprire la propria attività commerciale si sarebbero guardati bene dal richiedere l’allaccio del locale alla rete elettrica, attaccandosi o rimanendo attaccati in qualche caso, visto che alcuni locali sono ex cantine o aree di servizio dei palazzi, antichissimi, della zona) ai contatori condominiali, dividendo quindi le spese della corrente elettrica con gli ignari residenti, cui arrivavano, inevitabilmente, bollette inadeguate rispetto ai consumi realmente effettuati. Proprio da questo tipo di segnalazione sarebbe partita l’indagine, che ha portato nelle vie più antiche del comune di Nettuno, tecnici e fiamme gialle. Al momento sono state accertate cinque infrazioni. I titolari dei locali sono stati denunciati e il reato ipotizzato è quello di furto di energia elettrica. Questo tipo di reato, che prevede anche l’arresto se si è colti in flagranza, è diventato purtroppo molto comune.