Bollette pazze, solleciti per importi non dovuti. Proviamo a fare chiarezza

Bollette pazze, solleciti di pagamento per importi non dovuti, sospensione della fornitura elettrica o del gas senza motivo, per non parlare della purtroppo consueta incomprensibilità della fattura che arriva a casa: insomma, abbiamo abbastanza materiale per ammettere che, ogni qual volta, si avvicina il momento di pagare le bollette c’è da sudare! I consigli dell’Unione Nazionale Consumatori

Proviamo a fare chiarezza, iniziando a definire come devono essere costruite le bollette dell’energia elettrica e del gas, secondo la delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas 201/09, in vigore dal 1° gennaio 2011:

  • nella prima pagina si trova il quadro di sintesi con le informazioni essenziali (nome e indirizzo del cliente, consumi, tipo di fornitura, importo da pagare, ecc);
  • di seguito si trova il quadro di dettaglio, contenente la spiegazione delle singole voci che compongono l’importo totale della bolletta;
  • alla fine ci sono le ulteriori informazioni, in cui vengono riportate le notizie che possono essere utili al cliente.

Nel quadro di sintesi, la prima informazione utile che i consumatori possono trovare è se la bolletta si riferisce ad un contratto sul Mercato Libero o al Servizio di Maggior Tutela (per l’elettricità) o al Servizio di Tutela (per il gas).

Subito dopo, normalmente, la bolletta riporta: il nome e l’indirizzo del cliente, l’indirizzo del punto di consegna, il codice POD per l’elettricità e PDR per il gas, le caratteristiche tecniche della fornitura e la tipologia del contrattosottoscritto.

Inoltre si trovano le informazioni più importanti per il cliente, cioè:

  • l’importo da pagare e la scadenza;
  • consumi espressi in kwh per l’elettricità e in metri cubi standard (Smc) per il gas, fatturati nel periodo di riferimento. Si indica poi se i numeri del contatore sono stati letti dal distributore (lettura rilevata), comunicati dal cliente (autolettura) o stimati sulla base dei consumi abituali del cliente;
  • se la bolletta è di acconto o di conguaglio e il periodo di riferimento.
  • se la posizione del consumatore è in regola;
  • nelle bollette elettriche sono evidenziati anche i consumi per fascia: F1 a maggior costo, F2-F3 a minor costo.

Nel quadro di dettaglio sono evidenziate le voci che determinano il totale dell’importo da pagare e cioè:

  • il costo dell’energia, stabilito ogni trimestre dall’Autorità per i clienti del Mercato Tutelato o stabilito nel contratto sottoscritto sul Mercato libero. Il costo è a sua volta suddiviso in:
    • quota fissa da pagare indipendentemente dai consumi;
    • quota energia da pagare in relazione ai consumi.
  • Il costo delle reti di trasporto e distribuzione, suddiviso in:
    • quota fissa da pagare indipendentemente dai consumi;
    • quota potenza (solo per l’energia elettrica) riferita alla potenza del contatore;
    • quota energia da pagare in relazione ai consumi.
  • Le imposte e le accise.
  • L’IVA.

Saper leggere la bolletta, purtroppo, non protegge del tutto i consumatori dai problemi legati alla fornitura di energia elettrica e il gas; numerose segnalazioni giungono agli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori su: conguagli di importi elevati e anomalidoppia fatturazione in caso di cambio di fornitore, sospensione della fornitura per morosità, rateizzazione delle bollette con importi elevati e molto altro.

Cosa fare in questi casi?

  • Presentare un reclamo scritto alla società di vendita con i dati anagrafici e una breve descrizione del problema. Se la società non risponde entro 40 giorni solari, il cliente ha diritto ad un indennizzo di 20 euro;
  • se il reclamo non ha ottenuto riscontro si procede con la concilizione paritetica, da avviare con l’ausilio di un’associazione di consumatori;
  • se il consumatore non intende utilizzare la conciliazione paritetica, può presentare il reclamo all’Autorità per l’Energia attraverso lo Sportello del Consumatore: per farlo, però, deve aver presentato un reclamo scritto alla società e aver ricevuto una risposta. (cp)

 

fonte: Unione Nazionale Consumatori http://www.consumatori.it