Oltre a chi protesta c’è chi ha portato abiti pesanti e cibo agli ospiti della struttura
E’ accertato che il centro immigrati realizzato in fretta e furia dalla Prefettura di Roma in via dei Tinozzi, nel quartiere di San Giacomo a Nettuno, è inagibile. A certificarlo un verbale della Polizia municipale che ha compiuto gli accertamenti del caso e consegnato la documentazione in Comune. Ora la “palla” sulla situazione, passa proprio all’amministrazione comunale che ha la possibilità di procedere con un’ordinanza di sgombero della struttura che ospita 40 cittadini stranieri in attesa di ottenere asilo politico e documenti regolari per poter restare in Italia. Si tratta, lo ricordiamo, di persone che fuggono da situazioni gravissime di guerra e privazioni, a cui, nel proprio Paese, non è garantita la sopravvivenza. Ma anche qui in Italia la situazione non è delle più facili. Il palazzo di via dei Tinozzi non è collegato alla rete elettrica e l’illuminazione è garantita solo grazie ad un generatore. Non c’è il gas e in questo principio di inverno, sono state viste persone portare nella struttura delle bombole di gas. Non c’è quindi il riscaldamento né la possibilità di cucinare e l’allaccio alla rete idrica è stato fatto in fretta e furia (ne sono visibili le tracce all’ingresso). Una situazione al limite della legalità su cui l’amministrazione deve prendere posizione, imputando alla Prefettura la responsabilità di aver destinato alla funzione di centro di accoglienza una struttura evidentemente non idonea. Intanto, va segnalato che insieme a chi si lamenta e protesta in piazza c’è anche chi, solidale con queste persone che vengono da situazioni strazianti e hanno attraversato la distanza dal loro paese al nostro a rischio della vita, ha portato loro abiti invernali, scarpe e cibo.