I signori delle bonifiche, altri sette arresti per la Discarica di Borgo Montello

Rifiuti, “gestione criminale” della discarica che sorge al confine tra Latina e Nettuno: arrestati i figli di Grossi

Si allarga ancora l’inchiesta sulla discarica di Borgo Montello dopo le prime sei ordinanze di custodia cautelare dello scorso 16 ottobre per peculato. Questa mattina altre sette arresti sono stati eseguiti dalla Squadra mobile di Latina a carico dei vertici del gruppo Green Holding di Milano, di cui fa parte anche la società Indeco che gestisce una delle due discariche di Borgo Montello. Falso ideologico, frode e truffa aggravata in danno dei comuni pontini le ipotesi di reato. un’inchiesta su colossali risanamenti fantasma. Ora a finire nei guai è l’intera famiglia Grossi. I figli Andrea, Paola, Simona e la vedova Marina Rina Cremonesi sono stati arrestati stamani su ordine del Gip di Latina, Giuseppe Cario, nell’ambito di un’ inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Latina, Luigia Spinelli, e condotta dalla squadra mobile di Latina guidata da Tommaso Niglio. Nel mirino delle indagini c’è il buco nero della discarica di Borgo Montello, ad appena una cinquantina di chilometri da Roma e nel cuore del distretto italiano che produce verdure e primizie per tutta l’Italia. Una grande cloaca di veleni, al centro di traffici mai chiariti. 

Già nell’ottobre scorso, Andrea Grossi e alcuni dirigenti di “Green Holding” e “Indeco”, aziende dell’impero Grossi, erano finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato nell’inchiesta del pm Spinelli su Borgo Montello. Secondo la ricostruzione della procura, l’imprenditore e i suoi manager hanno dirottato oltre 34 milioni di euro, che sarebbero dovuti servire a garantire le operazioni di bonifica della discarica dopo la chiusura, ma che in gran parte sono finite a tre società di diritto lussemburghese. Perquisizioni e accertamenti seguiti a queste prime indagini, hanno portato all’arresto di oggi dell’intera famiglia Grossi e di tre dirigenti di Green Holding e Indeco per falso, truffa aggravata e frode in pubbliche forniture.