La società del presidente Fortini vince il ricorso presentato avverso il provvedimento della FIBS che la sanzionava al pagamento di una multa di 6500 euro per l’abbandono in Coppa Italia
Il Nettuno baseball vince il ricorso contro la FIBS a seguito della sanzione comminata la scorsa estate dopo l’abbandono alla Coppa Italia.
La decisione del ritiro dalla competizione venne presa a seguito della diffida da parte del Comune di Nettuno ad utilizzare la corrente elettrica allo stadio Steno Borghese – diffida che riguardava il mancato pagamento della corrente elettrica per una abbondante parte della scorsa stagione per un totale che si aggirava intorno ai 3.000 euro – che arriva dopo quella presentata nel mese di maggio all’ allora presidente Tonino Maiozzi e scaduta in giacenza. Per il recapito delle comunicazioni venne utilizzato lo stesso indirizzo usato per la prima, e cioè via Cupa dei Marmi ad Anzio, e non in piazza Marconi a Nettuno, nuova sede del Nettuno B. C. Un errore di comunicazione sembrerebbe, con la diffida che è stata presentata anche presso lo Stadio Steno Borghese e che non piacque alla dirigenza. Una mancanza di rispetto mirata a colpire la società nettunese. O almeno è così che è stata interpretata con il conseguente ritiro della squadra dalla competizione, da cui ha conseguito un’ammenda di 6.500 euro alla società, e con i dirigenti Alfonso Gualtieri, Aldo Ciarla e Marco Cestarelli che si dimisero per solidarietà al presidente.
Esprime soddisfazione il presidente Piero Fortini a seguito del ricorso vinto e si dichiara intenzionato ad andare fino in fondo alla questione: “Se qualcuno ha sbagliato deve pagare per il danno causato alla mia società, andrò fino in fondo per accertare eventuali responsabilità in comune, visto e considerato che nella convenzione si faceva riferimento a letture di contatori prima e dopo le partite che non sono mai stati predisposti, rimane un mistero la modalità in cui venivano effettuati i conteggi”.