Anzio 365 GGT, il laboratorio ideato e organizzato da Andrea Mingiacchi per confrontarsi su un nuovo progetto turistico culturale che dia rilancio alla città neroniana, è diventato ormai un appuntamento fisso nell’agenda di tanti cittadini e persone che vogliono contribuire in prima persona a questa crescita. Al terzo incontro, organizzato lo scorso giovedì 4 dicembre ad Anzio nella sala Rita Levi Montalcini, si è discusso sulla necessità di definire un piano turistico per incrementare l’appetibilità della città di Anzio anche durante il periodo invernale, con l’obiettivo di destagionalizzare la domanda di turismo e di creare gruppi di lavoro interdisciplinari per approfondire ed analizzare i temi emersi dal percorso iniziato con Anzio 365 GGT. Un cammino, aperto a tutti, condiviso da cittadini, comitati di quartieri, dalle associazioni culturali e da quella degli artigiani. Ed ancora dai titolari di agenzie di viaggio, pensionati, architetti, esperti nel settore del museo archeologico, imprenditori balneari, professionisti nel marketing del turismo, insegnanti, agenzie nautiche che giovedì hanno preso parte al laboratorio. “Il laboratorio Anzio365GGT – dichiara Mingiacchi – prosegue la propria corsa verso la consapevole meta della crescita e dello sviluppo turistico del territorio. Il laboratorio, vivace e partecipato, si è riproposto l’obiettivo di aprire dei tavoli di lavoro per iniziare ad approfondire in maniera più specifica i temi, del territorio, sensibili e specifici allo sviluppo di un turismo operativo per 365 giorni l’anno. Il prossimo appuntamento è previsto per il mese di gennaio”. Ordine del giorno e proposte – L’incontro del 4 dicembre si è aperto con un dibattito sulle priorità da affrontare per definire, poi, le linee di un nuovo piano di sviluppo turistico culturale della città. Punto debole rimane il turismo, che invece dovrebbe essere il punto di forza di Anzio. Come è emerso dal dibatto di Anzio365GGT, c’è il problema dell’erosione delle coste e la relativa messa in sicurezza delle spiagge, la carenza di strutture alberghiere nel centro di Anzio, di rassegne ed eventi culturali; la mancanza di un’industria dei souvenir (calamite, mini sculture, quadri, ecc…) che, invece, potrebbe rappresentare una valida idea per dare un nuovo impulso all’economia locale. Definito il quadro iniziale, sono state avanzate, dai presenti in sala, diverse proposte per delineare un possibile piano turistico-culturale a partire dalla realizzazione di un censimento dei luoghi di interesse (monumenti, musei, chiese, punti chiave di interesse), necessario per definire una mappa turistica e pianificare dei percorsi ad hoc con l’obiettivo di far scoprire le tante bellezze del territorio anziate-nettunese. Tra le altre proposte quella di costituire un gruppo di monitoraggio del turismo locale, promuovere nuove attività turistiche legate al mare, organizzare gite giornaliere o semi-giornaliere a bordo di imbarcazioni e visite guidate nei diversi luoghi d’interesse. È stata poi ribadita l’importanza di promuovere una maggiore sinergia tra le diverse figure istituzionali delle città di Anzio e Nettuno, per dar avvio ad un innovativo turismo culturale che abbracci l’intero territorio e di incentivare gli stage rivolti ai ragazzi che frequentano gli istituti professionali. Infine dall’incontro è emersa l’esigenza di creare un team di lavoro che unisca le tante professionalità emerse dai precedenti incontri, per non disperdere tempo e conoscenze, e lavorare insieme per uno sviluppo armonioso e innovativo di un territorio, dalle grande potenzialità e che merita di essere maggiormente valorizzato.