L’Editoriale- Porto e parcheggione, continuiamo a non capire

Non spiegare e quindi non far capire. La distanza geografica tra Anzio e Nettuno è minima, vero, ma le culture sono radicalmente diverse e le amministrazioni che guidano la città – da sette anni a questa parte – sono politicamente all’opposto. All’atto pratico, però, la cosa che balza agli occhi e che accomuna le amministrazioni stesse è la mancanza di chiarezza.

Si sperava che l’incontro di questa mattina sul porto di Anzio, per esempio, servisse a fare luce su come si vuole procedere con i lavori, in che modo la società Capo d’Anzio trova i soldi, cosa succede con il resto del progetto. Qualche risposta è arrivata, ma purtroppo ha regnato la confusione . E non si è capito se e quando inizieranno le fasi 1 e 2 che troviamo – almeno quelle – sul sito della società.
Fatto qualche chilometro siamo a Nettuno, dove a non spiegare ed evitare di far capire è il Comune, su una vicenda per la quale ci ripeteremo pure ma sulla quale serve informare i cittadini. Sì, parliamo della famosa “buca” di piazzale Berlinguer. Che rischia non solo di restare tale, ma ha già spaccato la maggioranza e ancora non si riesce a definire finanziariamente. Il Comune “anticipa” o meno i soldi al privato? Due milioni e mezzo o 700.000 euro? Finora, tranne il tentativo non andato in porto di modificare il bilancio, lo ignoriamo.
Si preferisce, com’è stato questa mattina a Villa Sarsina, buttarla in “caciara” – ci si passi il termine – come se opere del genere fossero solo degli amministratori e non dei cittadini.