Battaglia su prezzo latte con maximungitura in piazza

Con il latte proveniente dall’esero persi 32mila posti lavoro

“E’ una battaglia sul prezzo del latte sostenuta dai nostri allevatori”. Con questo grido lo speaker della maximungitura organizzata da Coldiretti in Campidoglio e nelle maggiori piazze italiane spiega al pubblico intervenuto, a cominciare dai ministri Poletti, Galletti e Martina, per continuare con il sindaco Marino e il presidente della Regione Lazio Zingaretti, ma anche esponenti dei consumatori e ambientalisti, le ragioni della manifestazione voluta per difendere i redditi degli allevatori che lamentano di essere sottopagati dall’industria. I ministri Martina e Orlando hanno invece appoggiato l’iniziativa rispettivamente nelle piazze di Milano e Palermo. Il prezzo del latte fresco – denuncia Coldiretti – moltiplica piu’ di quattro volte dalla stalla allo scaffale, con un ricarico del 328 per cento esploso nell’ultimo anno e tutto questo mentre gli allevatori ci rimettono con un taglio del 20% nel compenso riconosciuto. Dall’inizio della crisi – è l’allarme Coldiretti – è stata chiusa una stalla italiana su cinque, con la perdita di 32mila posti di lavoro e “il rischio concreto della scomparsa del latte italiano e dei prestigiosi formaggi made in Italy, con effetti drammatici anche sulla sicurezza alimentare e sul presidio ambientale”. Nel frattempo allunga il passo l’import di latte a basso costo, soprattutto dall’Est europeo e tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia – segnala l’organizzazione agricola – sono stranieri, mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o cagliate provenienti dall’estero, “ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta”.