Tre giorni fa è stata la giornata nazionale dedicata alla prevenzione dello spreco alimentare. E’ stata approvata più di un anno fa, invece, la mozione proposta dal consigliere del Pd Maria Teresa Lo Fazio per l’adesione alla carta spreco zero e l’adozione del progetto Last Minute Market. Un provvedimento mai attualizzato dall’amministrazione comunale, nonostante l’ok del consiglio e le buone intenzioni. “A settembre 2013 – dice il consigliere Lo Fazio – avevo portato in Consiglio una mozione che nasceva proprio per combattere gli sprechi alimentari e che voglio riproporre all’amministrazione che sembra essersene dimenticata”. “Nel mondo – si legge nella mozione – si buttano secondo le stime Fao 1,3 miliardi di cibo, ovvero un terzo degli alimenti prodotti. Nonostante 79 milioni di cittadini europei vivano sotto la soglia di povertà e 16 milioni di persone dipendano dagli aiuti alimentari, la famiglia italiana in linea con quella anziate ha uno sperpero di euro 1.693 l’anno. Se riflettiamo, più di una rata media dell’Imu. Considerato che molti comuni italiani più o meno grandi, hanno aderito alla carta zero spreco alimentare e che last minute market è un modello per prevenire la formazione di rifiuti mediate la distribuzione dei beni invenduti a beneficio di organizzazioni non lucrative ed è rivolto a tutti i soggetti che operano nel territorio, imprese commerciali, mercati, mense, ristoranti, si impegna il sindaco, l’amministrazione e la giunta ad aderire alla carta per una rete di enti territoriali a spreco zero almeno per un anno, in via sperimentale, e ad attivare il progetto last minute market al fine di individuare la soluzione più consona per il nostro territorio per poter costituire e coordinare la rete di donatori e beneficiari, attivare procedure non solo per alimenti ma anche per i generi no food come ad esempio parafarmaci, libri, detersivi, indumenti, oltre il recupero dei pasti pronti non serviti nelle mense”.