In Italia è allarme amianto: oltre 32 milioni di tonnellate da smaltire

Per  completare lo smaltimento degli oltre 32 milioni di tonnellate di amianto  presenti nel nostro Paese serviranno ancora ottantacinque anni

E’ quanto emerso al termine della terza “Consensus Conference Italiana per il controllo del mesotelioma maligno della pleura”, che  ha riunito a Bari i maggiori esperti della patologia, insieme a giuristi, giornalisti e rappresentanti di istituzioni e associazioni delle vittime.

In una News diffusa in questi giorni, l’Inail ha riepilogato il contenuto di quanto dibattuto nel corso della conferenza, nella quale, in particolare, è stato sottolineato che, a 23 anni dalla messa al bando di ogni attività di estrazione, commercio, importazione, esportazione e produzione nella penisola, il tema della bonifica della fibra killer è ancora di grande attualità.

 

Attualmente, l’Italia è al vertice della task force europea per la sorveglianza attiva dell’amianto, un killer silenzioso che nel nostro Paese miete circa tremila vittime ogni anno, 1.500 delle quali per mesotelioma.

Si tratta del ‘cancro marker’ dell’esposizione all’amianto, patologia di cui, fra il 1993 ed il 2008, in Italia sono risultate affette più di 15mila persone, ed in relazione alla quale  la percezione del rischio risulta ancora bassa.

I tempi di latenza della malattia, infatti, sono estremamente lunghi, da 20 ad oltre 45 anni dall’inizio dell’esposizione e l’età media alla diagnosi è di circa 70 anni.

Nel corso dell’evento, inoltre, è stato ricordato come l’amianto, oltre che per il mesotelioma pleurico, sia  cancerogeno anche per polmoni, laringe, ovaio, peritoneo, pericardio, tunica vaginale del testicolo, colon-retto, esofago, stomaco e faringe.

Sempre più attuale, pertanto,  la necessità di velocizzare i tempi della bonifica dei siti contaminati, che può essere eseguita solo da personale specializzato, attraverso uno sforzo collettivo che deve coinvolgere istituzioni, personale clinico e mass media.

Sul fronte strategico delle bonifiche, l’Inail ha ricordato il proprio  impegno attraverso l’attività capillare svolta dai ricercatori del gruppo amianto e aree ex-estrattive minerarie, impegnati nella ricerca applicata sul campo, nella formulazione di pareri tecnico-scientifici per privati e pubblica amministrazione, e nella redazione di linee guida.

Stando ai dati del Ministero dell’Ambiente, aggiornati alla fine dello scorso novembre, i siti ancora in attesa di bonifica sono 35.521, mentre 1.957 sono quelli già bonificati e 571 quelli bonificati solo parzialmente.

Dott. Valerio Pollastrini

Consulente del Lavoro

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