Anzio- Il Pd: “Il sindaco non vuole il porto. Almeno si convochi il Consiglio”

Dura la posizione del Pd a seguito del consiglio comunale della settimana scorsa disertato dalla maggioranza per non affrontare la questione porto. I democratici insistono sulla necessità di convocare al più presto un’assise comunale senza sottrarsi al confronto. “Giovedì scorso è stato convocato su richiesta dell’opposizione un Consiglio Comunale con all’Ordine del Giorno una discussione sulla Capo d’Anzio e il futuro del porto di Anzio. Il Consiglio non si è svolto perché la maggioranza ha fatto mancare il numero legale. Ricapitoliamo i termini della questione: la Capo d’Anzio, società a maggioranza pubblica, è appesa al filo del fallimento, infatti dopo anni di risultati nulli ed accumulo di debiti, con l’ottenimento dell’inversione del cronoprogramma e la consegna di tutte le aree, potrebbe realizzare i primi introiti, che sono il presupposto per evitare il fallimento. Fallimento, il cui prezzo lo pagherebbero i cittadini di Anzio, sia in termini economici sia per il mancato sviluppo. In questa situazione abbiamo assistito nei mesi scorsi ad un inverecondo balletto di dichiarazioni, tra i documenti approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capo d’Anzio e il Sindaco di Anzio Luciano Bruschini. Quest’ultimo ribadisce la volontà di affidare tramite gara ad un soggetto indeterminato, la realizzazione e la gestione pluriennale del nostro porto, di fatto decretandone la privatizzazione. I documenti approvati dalla Capo d’Anzio invece prevedono la realizzazione del progetto “in house” a cura della società stessa, realizzandolo per fasi, sostenute dalla redditività dell’investimento fatto, garantendo il controllo pubblico sulla realizzazione e sulla gestione del porto. Quale migliore occasione della discussione in Consiglio Comunale per chiarire una volta per tutte la strategia e le conseguenti decisioni da assumere ? Invece la maggioranza è scappata – continuano dal Pd – avvalorando i peggiori sospetti sulle reali intenzioni del Sindaco e della sua giunta. Inoltre è sempre appesa la questione del recupero della parte di quote del privato, sulle quali abbiamo più volte chiesto un parere proveritate di un autorevole studio legale, per sapere una volta per tutte se esistono le condizioni di riacquisizione delle quote, come previsto dai Patti Parasociali. Noi insisteremo, insieme alle altre opposizioni, chiedendo la convocazione del Consiglio Comunale su questo argomento, per fare finalmente una discussione seria ed approfondita su quello che riteniamo essere un interesse strategico della città. Perché a prescindere dalle soluzioni progettuali che si possono determinare, quello a cui non si può rinunciare è il controllo pubblico del porto. In conclusione ritieniamo che l’attuale amministrazione sia inadeguata a rappresentare la realizzazione del porto, difendiamo la natura pubblica con il 61% delle quote e ci battiamo per la realizzazione del porto facendoci carico di rappresentare l’interesse dei cittadini di Anzio”.