E’ fissata per il 25 marzo l’udienza di fronte al Tar del Lazio sul ricorso delle cooperative di ormeggiatori contro la Capo d’Anzio. Gli avvocati Luca Leone e Paola Conio eccepiscono una serie di punti e chiedono l’annullamento delle richieste di rilascio delle aree, della nota regionale con la quale è stato comunicato, il 23 dicembre, che “sarebbe stata effettuata la consegna alla Capo d’Anzio della porzione dell’area portuale già oggetto di concessione in favore dei ricorrenti”. Oltre che di una serie di atti, fra i quali il provvedimento “con il quale le concessioni rilasciate ai ricorrenti sarebbero state dichiarate cessate” quando in realtà erano state “prorogate ope legis fino al 31 dicembre 2020” ma anche quello “con il quale sarebbero state approvate modifiche alle condizioni originarie della concessione rilasciata alla Capo d’Anzio”. Non solo, la Capo d’Anzio sarebbe “oggi illegittimamente trasformata in una concessione per la gestione del porto”. Contestato dagli ormeggiatori, fra l’altro, l’ingresso di Marinedi nel capitale sociale poiché il socio privato di fatto sarebbe il “gestore” della Capo d’Anzio e verrebbe meno la natura pubblica.