Anzio apre l’anno Innocenziano 2015, a due anni esatti dall’elezione di papa Francesco. Oggi alle 18 in una chiesa piena di fedeli, autorità e confraternite il vescovo di Albano, Monsignor Marcello Semeraro , ha celebrato assieme all’arciprete Francesco Trani la messa che ha inaugurato l’evento dedicato al quarto centenario dalla nascita di Papa Innocenzo XII. Nella Chiesa dei Santi Pio e Antonio, un’omelia durata più di un’ora per ricordare il papa che tanto fu legato alla città neroniana. Dopo il saluto alle autorità il vescovo ha parlato delle origini di papa Pignatelli, originario della Puglia. “Anche io vengo da lì ma se mi è cara la figura di papa Innocenzo XII non è per ragioni di campanilismo territoriale. Innocenzo XII è stato per alcuni anni vescovo di Lecce, la mia chiesa di origine, nella cattedrale di Sant’Oronzo. “Quella cattedrale mostra alcuni segni della benevolenza di Papa Innocenzo XII, che fu l’ultimo dei papi nativi nell’Italia del sud. Noi abbiamo un altro papa che viene dal sud, dai confini del mondo, come li ha lui stessi definiti – riferendosi a papa Francesco – In questo giorno un pensiero speciale va proprio a papa Francesco, a due anni dalla sua elezione alla cattedra di San Pietro. Ho ancora viva la memoria di quell’elezione nel biglietto che ieri sera gli ho lasciato, ricordando una frase molto cara a lui, che dice che il tempo è messaggero di Dio. Se ciò è vero, in questi due anni attraverso il magistero di papa Francesco ci sono giunti molti messaggi, fino a quando poco fa ha annunciati un anno giubilare, un anno santo della misericordia. La misericordia è l’architrave dell’insegnamento di papa Francesco – ha aggiunto il vescovo – Avremo un anno per riflettere, invocheremo la misericordia di Dio”.