“Mi è stata recapitata una cartellina con degli appunti, ma non mi sembra giusto non avere avuto modo di partecipare alla conferenza dei capigruppo che si è svolta ieri”. A restare escluso dalla riunione nella quale si affrontava il caso mense e la revoca dell’appalto è il capogruppo del Pd, Andrea Mingiacchi, che per problemi esclusivamente tecnici non ha ricevuto la convocazione dalla segreteria del sindaco. Stamattina però, il consigliere ha protocollato la richiesta inviata al sindaco e al presidente del consiglio di annullare la validità della conferenza del 23. “Non avendo avuto la possibilità di partecipare – dice Mingiacchi – ho chiesto che venga annullata qualsiasi decisione assunta durante la conferenza nonché una nuova convocazione per richiedere di porre all’ordine del giorno i seguenti punti richiesti già in data 20/03/2015: parere di revoca della Prefettura in merito all’assegnazione della gara sui rifiuti, stato dell’appalto mensa scolastica. L’amministrazione è ormai allo sbando, ma sulla situazione delle mense siamo i stati i primi, come gruppo consiliare, a chiedere che venisse convocato il consiglio, e non solo per discutere del parere dell’Anac e della revoca dell’appalto. Ci sono altre cose che chiediamo di conoscere, quanto si incassa dal servizio, ad esempio, e come è a situazione più in generale – continua Mingiacchi, che ha anche chiesto una copia del verbale di sintesi della conferenza e al quale è stato garantito che verrà convocata, prima del prossimo consiglio, una nuova conferenza. Non è solo sulle mense che Mingiacchi ha chiesto le carte. Il consigliere ha infatti fatto richiesta della lettera della Prefettura che dichiara illegittimo l’appalto mense e del parere legale citato nella determina di revoca dell’aggiudicazione rifiuti.