“Il mese di marzo appena trascorso ha visto l’amministrazione di centrodestra mettere in mostra le sue qualità migliori: negligenza e fallimento. Negligenza nella gestione del servizio mense: alle polemiche sulla qualità dei cibi forniti, scadenti e spesso addirittura pericolosi (le grosse spine di pesce più volte trovate nei piatti), è seguita la revoca dell’appalto dovuta al parere negativo dell’Autorità anticorruzione sulla commissione giudicatrice; negligenza nei confronti della raccolta differenziata, gestita in maniera improvvisata, tanto da “non accorgersi” (se così si può dire) che la società vincitrice del bando per la raccolta è oggetto di “tentativi di infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata” (citando la nota della Prefettura). E potremmo continuare ancora a lungo, andando indietro nel tempo. Numerosi poi sono i fallimenti dell’attuale giunta: primo fra tutti la questione del porto, che sembra giungere ad un epilogo inquietante, con i ricorsi al TAR vinti dagli ormeggiatori, le dimissioni di D’Arpino e la Capo d’Anzio SpA al dissesto finanziario, col rischio di farla cadere in mano privata per tentare di salvare un progetto da noi sempre denunciato come sproporzionato. Fallimentare anche la sicurezza della nostra città, dove sono ormai all’ordine del giorno gli atti di intimidazione, che più volte prefetture e commissioni antimafia hanno evidenziato come chiari segnali di una presenza costante e ben radicata della criminalità organizzata nel nostro territorio comunale. Noi di Sinistra Ecologia Libertà di Anzio ci stiamo muovendo per tentare di contrastare questi disastri: abbiamo avviato un confronto con la cittadinanza e abbiamo presentato un interrogazione all’Amministrazione Regionale sulla questione porto, e inoltre abbiamo chiesto ai nostri Consiglieri regionali Bonafoni e De Paolis di impegnarsi affinché venga istituita una commissione regionale anticorruzione e antimafia, il cui iter è già avviato”.
Il Circolo Sinistra Ecologia Libertà di Anzio