Anzio verso lo scioglimento del consiglio comunale

Il Pd scrive a Prefetto e chiede lo scioglimento del consiglio per inadempienze nell’approvazione

Il rischio che ad Anzio venga sciolto il consiglio comunale è serio. Il rendiconto di bilancio che andava approvato dalla giunta entro il 30 aprile 2014 è ampiamente fuori dai termini. Non è materialmente pronto, il documento, e non ancora inviato ai revisori dei conti. Una storia sentita, ad Anzio, dove lo scorso anno di questi tempi i problemi erano più o meno gli stessi e la vicenda andò per le lunghe finendo con l’approvazione del bilancio ad agosto e il Pd che si rivolse al Prefetto. I consiglieri democratici promettono battaglia anche stavolta: in data odierna è stata inviata al Prefetto di Roma una lettera con la quale si chiede l’avvio della procedura per lo scioglimento del Consiglio Comunale di Anzio a causa della mancata approvazione da parte del Consiglio stesso del Bilancio Consuntivo entro il termine inderogabile del 30 Aprile. “Consideriamo ciò, un atto molto grave da parte di questa giunta che per altro non è nuova a questo tipo di comportamenti”.

“Con la presente – si legge nel documento -i sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo Partito Democratico di Anzio, Andrea Mingiacchi, Maria Teresa Lo Fazio, Ivano Bernardone, denunciano il grave inadempimento della mancata approvazione del Rendiconto di Bilancio entro i termini previsti dall’articolo 227 del T.U.E.L. (30/04/2015); vi segnaliamo, inoltre, che ad oggi lo stesso non è stato approvato neanche dalla Giunta Comunale. Riteniamo, che ricorrano le condizioni per l’applicazione dell’art. 141 comma 1 lettera c) e comma 2 del T.U.E.L. laddove prevedono le procedure di scioglimento dei Consigli Comunali inadempienti”. La speranza, stavolta, è che l’annunciata battaglia non faccia la fine dell’estate scorsa, quando il Pd annunciò ricorso al Tar (http://www.inliberuscita.it/politica/40565/ricorso-sul-bilancio-pd-spaccato-consiglieri-non-firmano/) dopo essersi fatti ricevere dal viceprefetto a Roma e poi non se ne fece più nulla. C’è chi parla invece di una regia politica, in relazione al ritardo nell’approvazione del bilancio, da parte di qualcuno nel centrodestra che cercherebbe di mandare a casa il sindaco Bruschini.