Anzio- 2 giugno, il sindaco Bruschini la dedica alle donne ed ai partigiani

“Il 2 giugno del 46 fu una data storica per il Paese, circa 12 milioni di donne votarono per la prima volta. Conquistarono un senso pieno di autonomia e si liberarono dalla subordinazione maschile. Oggi, a distanza di 69 anni, la parità uomo – donna è ancora un obiettivo da raggiungere e non un fatto acquisito”. Ancora una volta Bruschini, in occasione della Festa della Repubblica in Piazza Garibaldi, guarda a sinistra nel suo discorso politico e non smentisce il suo passato socialista. Parla del ruolo delle donne nella famiglia e nella società, davanti agli assessori Laura Nolfi, Roberta Cafà ed al consigliere Velia Fontana, che non è un mistero godono del sostegno e della fiducia del sindaco, anche in vista di futuri ruoli nell’amministrazione. Un caso, forse, ma la cerimonia è stata disertata da tutti gli altri assessori. Di Zucchini, Placidi, Attoni, Alessandroni e Bianchi nessuna traccia in Piazza Garibaldi. Presente, invece, il Presidente del Consiglio Comunale, Sergio Borrelli. Bruschini cita poi Piero Calamandrei ed il suo discorso del 56 sulla Costituzione: “Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la Costituzione andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle c carceri dove furono imprigionati e nei campi dove furono impiccati. Andate ovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà lì è nata la Costituzione”. Ma questo, probabilmente, non è bastato all’Anpi che, insieme al Pd, ha disertato le cerimonie ad Anzio e Nettuno a causa della presenza di un rappresentante dell’associazione XMas con il proprio vessillo. Una presenza in verità inopportuna, che tuttavia non ha portato l’amministrazione a chiedere alle forze di polizia l’allontanamento forzato del rappresentante della XMas mentre in merito alla decisione dell’ANPI il sindaco ha spiegato che in uno stato libero e democratico non si può allontanare nessuno da un luogo pubblico e che comunque non è stata l’amministrazione ad invitarli. Come risposta, infine, uno slogan volterriano che anche oggi era esposto in Piazza Garibaldi: “Non condivido la tua idea ma sarei pronto a dare la vita affinché tu possa esprimerla”.